Nicolas Burdisso, il Genoa e il richiamo della Bombonera
Trentacinque primavere e non sentirle. Nicolas Burdisso al Genoa è stato in grado di rilanciarsi per una seconda “primavera” della sua carriere da calciatore. Fra Inter e Roma l’argentino di Altos de Chipión ha vissuto i momenti più alti, con quattro scudetti e due trofei della Coppa Italia in bacheca. A Marassi, però, Burdisso si è riscoperto leader vero di una squadra in cerca di certezze dopo anni complicati. Energico, carismatico, silenzioso ma potente delle sue esternazioni il difensore ha regalato la Garra sudamericana ad un Genoa spesso troppo volubile.
Un triennio, quello che si chiuderà il prossimo giugno, importante e soddisfacente anche senza trofei da alzare al cielo. Un ciclo che, però, in estate potrebbe chiudersi. Il contratto è in scadenza e l’idea di Burdisso è sempre stata quella di salutare il rettangolo verde con indosso la “sua” maglia: quella del Boca Juniors. Nonostante il legame con l’Italia. Trentacinque primavere magari non si sentono ancora del tutto, ma il richiamo di casa e della Bombonera è difficile da ignorare.