Nomi da mille e una notte. Stavolta il mercato è cambiato

Sembra passato un millennio da quando, a Torino, arrivava Nicklas Bendtner. In un cappotto caldo, nonostante i gradi non fossero esattamente una ventina. Ora Mario Mandzukic è pronto a prendersi l'attacco della Juventus, al posto di un Llorente che sarà quasi certamente ceduto. I bianconeri, da par loro, hanno già acquistato anche Dybala, dal Palermo, e Khedira, svincolato dal Real Madrid. L'acquisto di Zaza è quasi secondario rispetto a un giugno davvero da fuochi d'artificio. Se Pogba dovesse essere ceduto all'estero, allora i colpi non sarebbero finiti qui. Dipenderà molto anche dalla destinazione eventuale - Vidal piace all'Arsenal, e non poco - perché il transalpino porterebbe con sé milioni su milioni, ma se andasse al Barcellona avrebbe un altro anno in prestito.
Non solo Juventus, anzi. Uno a uno Inter e Milan stanno cercando di colmare quel gap esistente fra loro e i primi posti.

Difficile con la Juventus, sebbene gli acquisti - due per parte - di Miranda e Kondogbia, Bertolacci e Bacca, qualcosina potrebbero limare. Servirà fare di più (d'altronde di Ibrahimovic ce n'è uno solo) ma le premesse sono incoraggianti. La Roma ha chiuso Iago Falque, oltre a riscattare Nainggolan e Ibarbo, mentre Lazio e Napoli sono ancora al palo per i grandi acquisti. Gli azzurri si stanno muovendo ora, i biancocelesti lo hanno fatto con leggero anticipo ma sugli svincolati.
In ogni caso la percezione che sia un mercato differente rispetto agli altri c'è. Quando Galliani cercava di elemosinare prestiti e poi spendeva per Matri dopo il preliminare di Champions. L'Inter con gli obblighi di riscatto alla prima presenza, la Juventus che cercava Jovetic alla metà di quanto fu poi speso dal Manchester City. Sarà una bella estate, con la consapevolezza che la pecunia può aiutare anche le tantissime speculazioni sul futuro dei calciatori.