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Non regala sogni ma solide realtà: Dunga torna ct del Brasile. Tra le critiche

Non regala sogni ma solide realtà: Dunga torna ct del Brasile. Tra le criticheTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 23 luglio 2014, 08:302014
di Marco Conterio

L'ottanta per cento dei tifosi del Brasile era contrario al ritorno di Carlos Dunga sulla panchina verdeoro. E lui tiene i piedi per terra, ora che torna contro tutti a guidare Neymar e soci. "Non regalo sogni". Uno slogan, ben noto. Punta alle solide realtà, semmai. Punta a far ripartire una nazione distrutta, a terra. Sette mirabilie tedesche hanno spezzato il morale dei padroni di casa, indifesi davanti all'invasore con gli occhi azzurri e lo sguardo da duro. "Non siamo più i migliori". Vallo a spiegare, a chi del calcio fa una religione, una ragione di vita, spesso una via di fuga. Raccontalo alla terra di Pelè e di Ronaldo. Sorrisi ironici e fischi, ecco le reazioni del Brasile.

Che di piedi per terra ne ha tenuti sempre solo uno, l'altro era sul pallone e lo sguardo verso la porta. Dunga no. Guarda agli altri, guarda ai maestri. Si dice ispirato da Arrigo Sacchi che, in fondo, col futbol e con l'alegria brasiliana ha poco a che fare. Però Dunga non demorde, però neppure morde. Solo il freno, semmai, parlando di un Brasile che deve rinascere, ripartire, ma pure programmare. Sicché pazienza e progetto saranno due concetti nuovi, che ha fatto del carpe diem e del colpo di tacco le sue ragioni di vita. Niente sogni, stavolta. Solo solide realtà. E tanti musi lunghi. E giacche kitsch.