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Non solo Mosca e San Pietroburgo: le 11 città di Russia 2018

Non solo Mosca e San Pietroburgo: le 11 città di Russia 2018TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
martedì 26 dicembre 2017, 08:312017
di Ivan Cardia

Dodici stadi, undici città. Con distanze sconfinate, perché la Russia, di fatto, è un continente a sé. Anche senza Italia, tutti i tifosi aspettano con ansia il mondiale, Russia 2018, l'occasione di vedere all'opera le migliori nazionali al mondo. E scoprire i territori sconfinati della nazione più grande al mondo. Con tempi di percorrenza, a volte, impressionanti. Da Kaliningrad a Ekaterinburg, le due città più lontane fra di loro, infatti, vi sono ben 40 ore di macchina.

Mosca è l'unica città di Russia 2018 a ospitare due impianti per la rassegna iridata. La "casa" del mondiale sarà lo stadio Lužniki affiancata dalla Otkrytie Arena. La capitale, 12 milioni di abitanti, è la più grande città della Russia, nonché la più popolosa metropoli d'Europa. Dal Cremlino alla Piazza Rossa, gli spazi di Mosca sono noti a chiunque abbia aperto un libro di geografia. E se Andy Warhol lamentava l'assenza di un McDonald's, i moscoviti hanno posto rimedio.

A Mosca, nella storia russa, si contrappone da sempre San Pietroburgo. Seconda in tutto, dalla dimensione alla popolazione, voluta da Pietro il Grande a fine 17° secolo. Costruita da italiani, a partire dal ticinese Domenico Trezzini. Lo stadio? La Zenit Arena: se volete indicazioni, chiedete a Roberto Mancini.

Tedesco, ma russo: è questa la storia di Immanuel Kant. Che nel 1724 nasceva a Königsberg. Dal 1946, però, la città sul fiume Pregel si chiama Kaliningrad, capitale dell'omonima regione, unico exclave di Russia, chiamata così in onore di Michail Ivanovič Kalinin, primo capo di stato dell'URSS. Come tutta la Russia, a cavallo tra Europa e Asia, vive di due anime, ma in questo caso sono entrambe europee: quella tedesca, testimoniata dalle porte di Königsberg, e quella russa, rinvenibile nella casa dei soviet che va a sostituirsi al castello cittadino.

Al centro della Russia c'è invece Nižnij Novgorod, la casa degli Stroganov. Dove gioca il Futbol'nyj Klub Volga Nižnij Novgorod, in Serie B russa. Città di cinema e di radio, la quarta di Russia. Centrale, tutto l’opposto di Soči, la più meridionale delle città scelte. La ricordiamo per i giochi olimpici invernali, ma è anche una rinomata località balneare. Un’oasi per il turismo russo e non solo. Non a caso, è arrivata anche la Formula 1.

Sempre meridionale, ma meno, ecco Rostov sul Don, melting-pot della cultura russa. È la patria dei cosacchi, è considerata una delle città più belle della Russia, è la porta del Caucaso. Dall’altra parte della nazione, ecco invece Ekaterinburg, nel bel mezzo della Taiga: è qui che nel 1918 venne fucilato lo Zar Nicola II. Lì dove adesso, dal 2003, sorge la Cattedrale sul sangue, quello dei Romanoff.

Torniamo verso ovest, e siamo nella terra dei tartari. Quella di Kazan, la città dell’altro Cremlino, e delle tante moschee. Ad agosto, si può sperare nei 25°. Scendendo il Volga, ecco Samara, città industriale, una delle più ricche di Russia, non delle più belle. Ancora giù lungo il corso del fiume e siamo a Volgograd, teatro di una delle più importanti battaglie della Seconda Guerra Mondiale, una di quelle che la decisero. Quando si chiamava Stalingrado, di cui però non restano neanche le macerie. La collina di Mamaev Kurgan non è certo il punto più alto della nazione, ma non ditelo a un russo: qui sono sepolti gli eroi della battaglia, in una delle sette meraviglie di Russia. Chiudiamo con Saransk, non la più rinomata località russa. Altra città industriale, nel cuore della Mordovia. L’ultima, nel nostro viaggio verso Russia 2018. Che vivrà anche nelle città e delle città.