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Osvaldo, dall'inferno al paradiso. Fiscale

Osvaldo, dall'inferno al paradiso. FiscaleTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
venerdì 31 luglio 2015, 13:022015
di Andrea Losapio

Pablo Daniel Osvaldo è praticamente un giocatore del Porto. Non c'è ancora l'ufficialità, ma i Dragao hanno trovato l'accordo con il giocatore sulla base di un biennale. L'italoargentino è svincolato, dopo l'addio al Southampton, ma non vuole perdere nemmeno un centesimo nell'operazione. Sorprende, perché l'ex azzurro non chiederà certo un ingaggio da giocatore di bassa caratura. Ma ha deciso comunque di essere tesserato dal Club Sud America, un paradiso fiscale per chi investe nel calcio.
Insomma, il passaggio di Osvaldo al Porto sarà una triangolazione, e nessuno ha intenzione di nascondersi. Oltre al Porto c'erano Betis e Torino, ma l'italoargentino prima firmerà un contratto con la squadra uruguagia, per poi finire in Europa. In soldoni - e che soldoni - Osvaldo non pagherà le tasse sulla transazione.
Ad aiutarlo c'è Vicente Celio, ex presidente del Chacharita, che ora è il presidente del club. Ha ammesso che un club europeo ha commissionato l'arrivo di Osvaldo. Di fatto il Sud America riceverà un indennizzo per la triangolazione, una sorta di liquidazione per il disturbo.

Spiccioli in confronto a quanto risparmiato sull'ingaggio di Osvaldo.
Non è la prima volta che il club uruguagio viene sanzionato dalla FIFA per le triangolazioni. Tuttavia le multe sono state sospese dopo che la società ha proposto ricorso al CAS, la corte arbitrato per lo sport. Tre anni fa il Sud America è stato messo nel mirino per alcuni trasferimenti di giocatori che non hanno mai vestito la maglia arancione del club. Come Ignacio Piatti, finito al Lecce, oppure Jonathan Santana, Victor Zapata e Fernando Ortiz. Altri nomi illustri? Matheu e Parra, finiti poi all'Atalanta e passati dall'Union San Felipe - società semisconosciuta in Cile - oppure Jonathan Bottinelli, ex Sampdoria. Lo stesso Sud America triangolò il passaggio di Piatti dal San Lorenzo al Lecce.
Insomma, Osvaldo passa dall'inferno della risoluzione contrattuale con il Southampton e i litigi con Icardi, al Porto, senza pagare (se non in minima parte) le tasse. Un paradiso. Fiscale, ovviamente.