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Palermo, credi in Calleri. Il talento che ha rubato la Doce a Tevez

Palermo, credi in Calleri. Il talento che ha rubato la Doce a TevezTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
domenica 19 luglio 2015, 21:092015
di Ivan Cardia

Il Palermo forse non ci crede più, dopo che il giocatore ha rispedito al mittente le lusinghe della società rosanero, ma forse dovrebbe ed il motivo è presto detto. Ieri non era una serata normale a Buenos Aires: era la serata del vero ritorno di Carlos Tevez al Boca Juniors, perché vanno bene due palleggi davanti a cinquantamila spettatori ma la Doce, la storica curva della Bombonera, aspettava il suo Diez per vincere sul campo, prima vittima sacrificale il Quilmés, con uno spettatore d'eccellenza come Diego Armando Maradona. Una vittoria che è arrivata, ma che solo in parte può considerarsi merito dell'Apache. Autore di una buona partita, infatti, ma l'eroe del giorno è stato un altro, rispondente al nome di Jonathan Calleri, attaccante classe 1993 da tempo nel mirino del club di Maurizio Zamparini appunto. Minuto 53, azione in contropiede, Sebastian Palacios apre a destra per Calleri, che con la coda dell'occhio vede Tevez libero sulla sinistra e prova a servirlo.

Prova appunto, perché il fato, immedesimatosi nella gamba di un difensore avversario, impedisce alla palla di arrivare all'ex attaccante della Juventus e la restituisce al giovane Calleri. Che a quel punto, capita l'antifona, decide che tocca a lui inventare la giocate da fuoriclasse: rabona di prima intenzione, il destro dietro al sinistro per un pallonetto delizioso che spiazza il portiere avversario e qualsiasi spettatore nel tempio del Boca. Poi la corsa sotto la Doce, la casa del tifo Xeneize, a ricevere l'abbraccio di tutti i compagni, compreso Tevez che non si è lesinato nel fare i complimenti al giovane collega. Doveva essere il giorno di Tevez, è stato quello di Calleri: Palermo credici, anche se dall'Argentina cercano di raffreddarti, perché uno che ruba lo spettacolo a Carlitos, nel giorno più atteso, non può essere un giocatore qualsiasi.