Palermo, gli effetti collaterali di una scelta invisa allo spogliatoio
Che Maurizio Zamparini si sia conquistato sul campo il soprannome di mangia-allenatori è noto. Il presidente del Palermo è famoso in Italia per il suo rapporto difficile con i tecnici che ingaggia per la squadra rosanero, ma la fretta mostrata nei confronti di Beppe Iachini pare potersi ritorcere contro il numero uno palermitano. Infatti, la squadra ha mal digerito questa decisione, tanto che la partita persa in Coppa Italia contro l'Alessandria pare essere un chiaro messaggio dello spogliatoio nei confronti dello stesso Zamparini. A rimetterci non sono solo i tifosi, ma anche il nuovo allenatore Ballardini, che è entrato in uno spogliatoio che amava il vecchio allenatore e che non aveva nessuna voglia di ripartire da un esonero, specialmente dopo una vittoria. Anche le 'punizioni' nei confronti di Maresca, Rigoni e Daprelà, rischiano di essere un boomerang nei rapporti con il resto della rosa, che in un momento così delicato potrebbe aprire una vera e propria guerra interna contro il presidente.
Cambiare di nuovo, dopo queste vicissitudini, è impossibile. Ballardini dovrà superare se stesso nella gestione dei calciatori. Dovrà cancellare la memoria di Iachini, cercando di ovattare lo spogliatoio dal presidente ma anche dalla rabbia dei tifosi dopo gli ultimi risultati negativi. Altrimenti un altro cambio potrebbe essere l'unica soluzione.