Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Parma, Donadoni: "Il club è fallito e noi ci chiediamo ancora il perché"

Parma, Donadoni: "Il club è fallito e noi ci chiediamo ancora il perché"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 23 marzo 2015, 00:382015
di Raimondo De Magistris

Il sito ufficiale del Parma riporta le dichiarazioni in conferenza stampa dell'allenatore della squadra ducale Roberto Donadoni dopo la sconfitta interna contro il Torino: "Direi che abbiamo avuto 5-6 palle gol e dovevamo essere bravi a trasformarle. Abbiamo preso il primo gol in modo ingenuo, il secondo in 10 contro 11 ci sta che si possa anche subirlo. Abbiamo creato tanto: siamo arrivati in area avversaria con
Nocerino solo davanti al portiere, abbiamo preso un palo con Belfodil, quindi sempre con Ishak un colpo di testa e altre, di cui una ancora con Belfodil in cui è stato fischiato un fuorigioco che mi dicono non c'era. E' chiaro che se il fuorigioco non c'era questo fa rabbia. Quando dici al quarto uomo è vero che siamo ultimi in classifica ma ci vuole comunque rispetto anche per noi lo dico perché siamo sempre stati in partita e anche nel caso dell'espulsione di Lucarelli parliamo di una persona che ha accumulato tanta tensione e rabbia e questo può portare a perdere lucidità. Forse l'ammonizione non ci stava cosi come la reazione, ma con meno fiscalità e un briciolo di sensibilità e buon senso in più, le cose avrebbero potuto andare in maniera diversa"

Cosa si aspetta da qui in avanti?
"Noi adesso andiamo avanti giorno per giorno. Sappiamo che come curatori fallimentari abbiamo due ottime persone, professionisti seri che vogliono fare chiarezza. C'e' voglia di gente che non ha voglia di apparire ma che ha desiderio di operare con concretezza e determinazione per portare a termine questo compito difficile. Spero tutto si svolga nel più breve tempo possibile ma sappiamo che la situazione è complicata. Continuiamo a fare il nostro dovere,ma quando arriviamo al campo non è semplice. Sappiamo che la strada è tracciata ma ci sono ancora delle incognite. Questa che stiamo vivendo non è normalità. Questa società è fallita e noi ci chiediamo ancora il perché. La testa va sempre a finire li. Non c'è una risposta a quello che è successo".

Domani Lucarelli con una delegazione della squadra incontrerà il presidente Figc Tavecchio: cosa si attende da questo incontro?
"Abbiamo ancora tante risposte da avere, non ho motivo per non aver fiducia in Tavecchio, anche lui si trova in un mare con tanti tipi di pesci, tra cui alcuni pericolosi".

Ma come si fa a finire la stagione in questa situazione?
"E' chiaro che ci vuole una grande prova d'orgoglio da qui in fondo, non voler accettare la sconfitta. Anche oggi ci sono state prove importanti, Varela, Belfodil, Jorquera, direi che è un po' l'esempio da seguire per loro e da ripetere perchè una partita sola non può bastare. Vogliamo finire la stagione con grande orgoglio e dignità e poi spero che dopo per tutti ci siano cose più serene".

I tifosi domenica andranno a Carpendolo, si sente di dire loro di non andare?
"Ognuno deve fare le proprie valutazioni. Se i tifosi ritengono che questo sia un percorso da fare, è legittimo che lo facciano. C'è assoluta libertà e credo che, nel rispetto di tutti, ognuno possa prendere le iniziative che ritiene migliori".