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Parma, Ghirardi: "Contento per Tavecchio. Mercato ? Faremo nostri interessi"

Parma, Ghirardi: "Contento per Tavecchio. Mercato ? Faremo nostri interessi"
martedì 12 agosto 2014, 15:362014
di Cristina Guerri
fonte Sito ufficiale Parma

All'indomani dell'elezione di Carlo Tavecchio alla presidenza della Federazione Italiana Gioco Calcio, il presidente del Parma Fc, Tommaso Ghirardi, ha parlato in mattinata ai microfoni di Radio Bruno, l'emittente radiofonica ufficiale del club Crociato, auspicando novità per le sorti del movimento calcistico nazionale, con riflessi sul suo personale impegno.

La prima domanda rivolta a Ghirardi è stata appunto la richiesta di un commento sulla Figc a Tavecchio. La risposta del nostro presidente ha ripercorso la strada battuta per arrivarci: "Sono contento, perché è un lavoro cominciato diversi mesi fa. Da quando ci furono le dimissioni del vecchio presidente Abete, ci fu subito la candidatura di Tavecchio, il quale aprì dei buoni orizzonti a livello di programma alla Lega Serie A. Il presidente della Lega, Beretta, a mio avviso ha svolto un lavoro prezioso, perché ha convocato l'assemblea. L'assemblea ha dato mandato ad Agnelli e a Lotito di stilare un programma, un progetto di lavoro da far sostenere a Tavecchio. Così è stato. Un programma sottoscritto da diciotto club. Poi, non si sa perché alcuni club, tra cui la Juventus, abbiano voluto cambiare idea disattendendo questa decisione. E' sinonimo di disordine, perché non è corretto che si faccia un lavoro prezioso in Lega, si stili un progetto da far sostenere a un candidato, si scelga sostanzialmente un candidato, poi il giorno dopo alcuni presidenti parlino in autonomia contraddicendosi, contrastando le idee sviluppate nelle assemblee. Questo non va bene. Il Parma ha agito in maniera coerente, ha approvato questo programma e lo ha appoggiato sino alla fine. Siamo, quindi, soddisfatti che il nostro candidato con il nostro programma abbia raggiunto l'obiettivo di diventare presidente federale".

A fine maggio le sue dimissioni, ora l'abbiamo vista in tribuna a vedere AstonVilla-Parma: è l'inizio di una nuova pagina?

"Sono dimissionario, perché credo di aver subito un torto. Ritengo sia più corretto oggi essendo appunto in contrasto con la Federazione e con il Coni (vorrei ricordare che noi stiamo facendo una dura battaglia legale con queste due entità) avere una posizione dimissionaria per manifestare la mia grande delusione per l'ingiustizia subita. Questo non significa che la proprietà del Parma non sia mia e della mia famiglia. Non c'è nulla di strano, quindi, se vado a vedere un'amichevole o un allenamento. Il Parma è una società per azioni dove la mia famiglia è la maggior azionista e dove io ho dei forti interessi. Sarei stupido a non seguire i miei interessi. Questo non vuol dire, come ho sempre detto, che la mia posizione a oggi, fino all'approvazione del bilancio, rimane dimissionaria. Dopodichè vedremo se, con la nuova Federazione guidata da Tavecchio e con questi cambiamenti che verranno messi in atto, questo mondo mi darà ancora soddisfazioni per mettermi ancora in prima persona. Fare polemiche o illazioni perché vado a vedere un'amichevole o un allenamento, mi sembra stupido, perché il club è mio e giustamente cerco di tutelarlo e di seguirlo il più possibile".

I giocatori hanno detto che lei è sempre rimasto loro vicino in questi mesi: che rapporto ha con i suoi ragazzi ?

"I miei ragazzi io li devo solo ringraziare perché mi hanno fatto vivere un'emozione grandiosa, raggiungendo l'Europa sul campo. Io sto lottando e sto mantenendo questa posizione anche per loro. E' una posizione di grande coerenza, perché non mi sembra giusto, dopo due mesi, tornare sui miei passi senza aver combinato nulla. Credo che il can can mediatico che abbiamo fatto e che abbiamo subito possa avere influito su questi cambiamenti in Federazione, perché noi siamo convinti di aver ragione, lo dimostreremo, crediamo nella Giustizia, continuando a sostenere la nostra tesi e la nostra battaglia legale. Mi auguro, con questa nuova Federazione, di trovare nuovi stimoli, di trovare supporto e magari di poter tornare al mio posto. Se non ci saranno dei cambiamenti, però, non ci tornerò. La decisione verrà, comunque, presa dopo l'approvazione del bilancio, perché questo bilancio l'ho gestito io da presidente ed è giusto lo chiuda io"

La gente di Parma le è rimasta molto vicina: c'è un segreto per questo feeling con la città ?

"Da quando sono arrivato a Parma mi sono sempre comportato nella stessa maniera. Molto spontanea, sincera e corretta. La tifoseria mi è sempre stata vicina e lo è ancora oggi. Sto avendo manifestazioni di solidarietà impressionanti anche in vacanza. Mi gratifica che non solo i tifosi del Parma, ma anche di tutta Italia mi stanno dando grandi soddisfazioni nell'invogliarmi a lottare, a non mollare, a cercare di cambiare questo calcio che mi auguro che da ieri abbia una svolta forte con l'elezione di Tavecchio"

Sul fronte del calciomercato, Tommaso Ghirardi ha concluso:

"Siamo stati massacrati per un anno sia mediaticamente che da certe entità importanti della Federazione come coloro che commerciavano giocatori alla stregua del bestiame. Anche questa è stata una situazione vergognosa che mi ha portato a fare riflessioni. Noi abbiamo cercato di dar lavoro a tante persone, le abbiamo pagate tutte. Perciò dovremmo essere ringraziati dall'associazione calciatori e dagli enti che tutelano i calciatori, mentre siamo più volte stati additati come scorretti. E' stata una critica vergognosa, che ci ha portato a riflettere, a ridurre in maniera importante il numero di nostri giocatori e ad aumentare il numero di disoccupati. Saranno contenti coloro che non avranno più un contratto, che non potranno più giocare a calcio. Dovranno andare a ringraziare chi dice di tutelarli. Una riflessione e una scelta che ci ha fatto fare meno mercato, perché se è una critica aver molti giocatori, investire sui giovani e cercare di fare collaborazioni con società satellite, bene Parma riduce i suoi giocatori e cercherà di fare una politica solo nell'interesse del Parma e non più di altri".