Pepe: "Juve sei da 8.5. Champions? Che Dio ce la mandi buona"

Che sarebbe stato un successo era scritto. Che Simone Pepe sia uno dei giocatori della Juventus più amati dal pubblico è una realtà. Il sito Twitter della società è stato letteralmente sommerso dalle domande per il numero 7 bianconero. Queste alcune delle risposte più importanti. "La partita a Trieste contro il Cagliari, quella del primo scudetto è stato il momento più bello della mia carriera. La gara col Borussia? Come diceva mia nonna "che Dio ce la mandi buona". Gli ottavi sono sempre duri. Il rientro dopo l'infortunio? È stato bello dopo aver lottato per due anni. Del resto penso sempre che "volere è potere".

A chi sono maggiormente legato del passato? Non posso dire che Pavel Nedved, anche se si tratta di un passato recente, visto che lo vedo tutti i giorni. Cosa significa giocare alla Juventus? Significa far parte del club più importante d'Italia e uno dei primi al mondo: è un vanto. Il mio idolo e juventino preferito?Da piccolo mi piaceva molto Van Basten. Adesso direi Messi. Uno juventino invece direi Zidane, faceva sembrare semplici delle cose impossibili. Quando provavi a farle tu, finivi con i denti per terra. Gol più bello, emozionate e tecnicamente perfetto? Nell'ordine la rovesciata contro la Lazio, il primo allo Stadium con il Parma e poi quello a Catania, l'anno di Del Neri. Voto alla stagione? Visto che abbiamo sette punti di vantaggio per il momento dare un 8,5, poi vedremo alla fine della stagione".