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Perché Ronaldo sì e Messi no? L'ingiustizia del Pallone d'Oro

Perché Ronaldo sì e Messi no? L'ingiustizia del Pallone d'OroTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 14 gennaio 2014, 07:152014
di Andrea Losapio

Niente sorpresa dell'ultimo momento, qualche indiscrezione sballata, suspense parecchia soprattutto a causa del formato d'assegnazione del Pallone d'Oro. Una volta lo si sapeva a novembre, e la consegna avveniva all'Epifania. Magari facendo il giro del campo, prima o dopo la partita (spesso prima) e un abbraccio caloroso del proprio pubblico. Che i tempi siano cambiati lo testimoniano le piccole cose, come la diretta tivù e il parterre de roi che assomiglia più all'assegnazione di un oscar che non al giusto riconoscimento per il migliore dell'anno solare. Perché, dopotutto, Cristiano Ronaldo non è stato il giocatore più determinante del 2013. Né per le sorti della sua squadra di club - che non ha vinto alcunché - né per la sua nazionale, costretta a passare dalle forche caudine dello spareggio per raggiungere il mondiale brasiliano. Diciamolo, preso singolarmente Cristiano Ronaldo ha fatto tanti gol, quasi tutti bellissimi, giocando da campione affermato. Solo che non ha dato alle sue squadre quel quid in più, quel qualcosa che serve per dimostrare di essere campione e non solo generale alla Napoleone. Di potere vincere le guerre e non solo le battaglie.

Insomma, a Waterloo il Pallone d'Oro l'avrebbe vinto un francese per la bravura militare e non certo per l'abnegazione alla causa.
Obiettivamente l'avrebbe meritato Franck Ribery. Neanche Leo Messi, perché come CR7 è giocatore che nel 2013 - ha vinto la Liga, in più, va detto - non ha fatto la differenza in positivo o in negativo. Guarda caso le prime due posizioni se le contendono i due più grandi - e conosciuti, o meglio, reclamizzati - giocatori del globo terricolo, mentre chi è stato davvero trascinatore (più di CR7 o di Messi) si deve accontentare di una terza posizione. L'ingiustizia è palese, soprattutto se si considera che Ribery nei momenti topici della stagione è stato davvero super. Nel doppio confronto con il Barça, con i tocchi vellutati in Bundes, con le serpentine in finale di Champions quasi tutte rovinate dal braccino di Arjen Robben. Il Pallone d'Oro da qualche anno a questa parte è stato completamente svuotato di significato. E, anche stavolta, l'idea di vincitore non ha fatto la differenza.

© foto di Daniele Buffa/Image Sport