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Pescara, Oddo: "Sassuolo? Lusingato, ma ora voglio la salvezza"

Pescara, Oddo: "Sassuolo? Lusingato, ma ora voglio la salvezza"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 21 gennaio 2017, 16:302017
di Ivan Cardia

Sfida al Sassuolo per il Pescara di Massimo Oddo, in settimana accostato alla panchina del club neroverde. Impegnato in conferenza stampa, il tecnico abruzzese parte proprio da questo, come riportato da gazzettadimodena.it: "E' naturale essere lusingati quando qualcuno dimostra interesse nei miei confronti, vuol dire che qualcosa di buon l'ho fatto, ma sono convinto che il futuro ce lo si costruisca attraverso il presente e il mio presente ora dice che sono ultimo in classifica e che devo salvarmi. Credo molto in questa salvezza, ma se non dovesse arrivare, posso ambire a poco e ripartire.

La vittoria a tavolino? Abbiamo fatto un girone d'andata dove si è raccolto meno di quanto meritassimo. E' vero che vincere sul campo ha tutto un altro sapore ed quello a cui puntiamo, anche perché un risultato positivo ci aiuterebbe moralmente in questa rincorsa alla salvezza.

La mia squalifica? Sono amareggiato perché è stata un'espulsione totalmente immeritata, non ho offeso nessuno. Dopo l'espulsione, avvenuta per altro con l'arbitro che da lontano mi ha fatto il gesto di allontanarmi senza neanche avvicinarsi e darmi una spiegazione, mi è scappato un "è ridicolo" che era ovviamente riferito al contesto e non al direttore di gara, ma sono stato male interpretato.

Aquilani? La storia del calcio ci insegna che ci sono fior fiore di giocatori che in certi ambienti si esprimono meglio che in altri. Io stesso sono stato uno di essi, quello che ho fatto nella Lazio non l'ho fatto nel Milan seppur avendo vinto tanto. Ritengo che Alberto sia stato una delle mezze ali italiane più dotate tecnicamente di tutti i tempi, è ancora un ottimo giocatore, molto tecnico, che necessita di muoversi in un contesto che è differente dal nostro. E' arrivato in ritardo di condizione, lo abbiamo aspettato, ha avuto un problema di salute che gli ha impedito di avere continuità, magari non ho capito come gestirlo da un punto di vista psicologico e forse questo mi ha fatto propendere per un suo utilizzo a scartamento ridotto, resta il fatto che sono contento che ora abbia trovato un ambiente più adatto alla sue doti tecniche.

Di Francesco? Ho avuto Eusebio come allenatore a Lecce, era agli esordi ma già si capiva che aveva la
stoffa per diventare un ottimo allenatore. Ha idee molto chiare e ha un'innata capacità di trasferire la sua idea di gioco ai ragazzi. Se invece devo trovargli un difetto è che era troppo buono quando mi allenava, ma adesso magari le cose saranno cambiate".