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Pioli: "Inter un sogno. Gagliardini futuro dell'Italia. Mercato? Ora le cessioni"

Pioli: "Inter un sogno. Gagliardini futuro dell'Italia. Mercato? Ora le cessioni"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 15 gennaio 2017, 23:502017
di Giacomo Iacobellis

L'allenatore dell'Inter Stefano Pioli, ospite degli studi de La Domenica Sportiva, si è raccontato a 360°: "Abbiamo lavorato tanto e bene ma siamo solo all'inizio del nostro percorso, dobbiamo rincorrere squadre forti e pensare a vincere più partite possibile da qui alla fine. La Champions non dipende solo dalla noi ma anche da chi ci sta davanti, sarà difficile perché le formazioni che ci precedono sono competitive, ma noi per la qualità che abbiamo dobbiamo provare a vincere tante partite".

Sulla sua fede nerazzurra: "Sicuramente la passione è sempre stata quella. Guardavo e tifavo l'Inter, è sempre stata un'ambizione e un sogno che adesso si è avverato".

Sul trasferimento all'Inter sfiorato da calciatore: "Giocavo al Parma in Serie C, il ds mi disse che andavo a firmare per l'Inter. La sera festeggiammo, ma mentre eravamo in autostrada verso Milano la Juve offrì di più e così cambiai all'ultimo".

Sui "casting" di Suning: "Sono stato molto chiaro sulle idee che avevo della squadra e delle potenzialità, sono stato me stesso e loro per fortuna hanno scelto me.

Sulla vittoria col Chievo: "Al di là dei singoli stiamo trovando equilibri giusti: tutti attaccano, difendono, si sacrificano e questi atteggiamenti ci possono portare a diventare la squadra competitiva che vogliamo essere".

Su Candreva: "Ho sempre ritenuto Antonio un grande professionista e all'Inter l'ho trovato molto motivato. L'idea è quella di essere una squadra imprevedibile e di cercare di sfruttare tutto il fronte d'attacco. Alla Lazio ci sono stati dei problemi con Antonio per la storia della fascia, ma quell'anno le aspettative erano alte per le nostre potenzialità e l'uscita dal preliminare di Champions League ha complicato tutto".

Sul nuovo acquisto Gagliardini: "Ha grande energia e fisicità, oltre a senso della posizione. Può diventare un calciatore completo, importante per l'Inter e per la Nazionale in entrambe le fasi di gioco".

Sulla società: "La nostra conoscenza e la nostra comunicazione sta migliorando, la proprietà è vicina con la presenza di Steven e di Liu ad Appiano Gentile. La struttura è importante e loro sono molto ambiziosi. Da quando è venuto in Italia ho visto che il nostro presidente ha un carisma molto particolare, trasmette messaggi positivi e ci ha dato stimoli. Speriamo di averlo di più al nostro fianco. Ho avuto la fortuna di trovare una società ben strutturata e il mio lavoro è agevolato".

Sulla lingua parlata in campo: "Sul campo voglio che tutti i miei giocatori parlino in italiano. Ho trovato grandissima disponibilità da questo punto di vista e un gruppo molto intelligente. Se ognuno parla la sua lingua si fa fatica ad andare avanti".

Sul mercato: "Dobbiamo fare ancora qualche movimento in uscita. In entrata no".

Su Icardi: "Troppe volte gli attaccanti vengono giudicati solo dal numero dei gol segnati, credo che Mauro stia lavorando tanto e dando segnali importanti. E' inevitabile che possa e debba ancora crescere, perché è giovane, ma i suoi numeri parlano già da soli".

Su Kondogbia: "Ha le potenzialità per essere un centrocampista completo. Aveva bisogno di fiducia e si è messo subito a disposizione".

Su Jovetic: "Aveva bisogno di uno spazio che qui non potevo garantirgli. E' un calciatore di qualità e gli auguro il meglio".

Su Joao Mario: "E' un grande calciatore. Ogni straniero al primo anno in Italia trova sempre delle difficoltà: Joao ha la gamba giusta e sa 'strappare", ma deve migliorare nell'ultimo passaggio e nella conclusione. Ci sta comunque lavorando e sono convinto che otterrà ottimi risultati".