Pocho alla pechinese. Quando la Cina è più appetibile della Serie A
Qinhuangdao è scioglilungua milionario e China Fortune Land Development Co. tra le cinquanta aziende più ricche dell'intera Asia. Sicché i milioni di yuan non difettano certo alla proprietà dell'Hebei China Fortune Football Club, neo promossa nella Chinese Super League. Trecentochilometri a est di Pechino, sul golfo del mar Giallo, l'Hebei è una delle nuove grandi corazzate del calcio con gli occhi a mandorla. Milioni a pioggia, buoni per convincere Gervinho, Gael Kakuta, Stephan M'Bia ed ora anche Ezequiel Lavezzi. Il Pocho non ha saputo resistere, all'ambizione di un ritorno in Italia, magari di un primo sbarco in Spagna, ha preferito gli yuan.
Che, tradotti in euro, fanno 30 milioni in due anni. Cifre da faraone, da paperone, impareggiabili ed ineguagliabili alle vecchie latitudini del vecchio continente. Sicché ora la Cina è diventata, a suon di denari, più appetibile della Serie A. Concorrenza forte e potente, milioni che il nostro calcio non può certo garantire. A meno che, per l'appunto, non arrivino infornate di yuan, e di euro, proprio da Oriente, a guidare i club nostrani.