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Promossi dal vivaio: Simone Inzaghi e i precedenti, da Capello a Strama

Promossi dal vivaio: Simone Inzaghi e i precedenti, da Capello a StramaTUTTO mercato WEB
© foto di Diego Fornero/Torinogranata.it
martedì 12 aprile 2016, 08:002016
di Gaetano Mocciaro

L'esordio di Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio non poteva essere migliore e la sua candidatura per la conferma anche per la prossima stagione prende piede. In fondo non sarebbe una novità quella di vedere il tecnico delle giovanili promosso dopo un buon finale di stagione: la carriera di Fabio Capello del resto è iniziata così, raccogliendo il testimone di Nils Liedholm nel finale del torneo 1986/87: con lui i rossoneri guadagnarono l'accesso alla Coppa Uefa grazie allo spareggio vittorioso contro la Samp. La sua promozione non fu immediata poiché Silvio Berlusconi aveva già prenotato da tempo Arrigo Sacchi. Ma non appena il ciclo del tecnico di Fusignano finì la dirigenza rossonera gli diede in mano la prima squadra, con risultati eccezionali.

Anche la carriera di Luciano Spalletti partì in corsa, senza alcuna esperienza da tecnico di una prima squadra: subentrato a 6 giornate dalla fine sulla panchina dell'Empoli in C1 al posto di Ettore Donati, condusse la squadra alla salvezza, evitando ai playout la C2. Da lì la conferma che fece la fortuna dell'Empoli, arrivato con lui fino alla Serie A, e dello stesso Spalletti, oggi uno degli allenatori più quotati del panorama italiano e non solo.

Vincenzo Montella fu il traghettatore della Roma, dopo la separazione con Claudio Ranieri, stagione 2010-11: arrivato al capezzale della prima squadra dopo l'esperienza con i Giovanissimi: 7 vittorie su 10 partite che però non gli valsero la conferma nella Capitale. L'aeroplanino prese il volo per Catania per poi consacrarsi a Firenze, i giallorossi rimpiangeranno la mancata fiducia datagli.

Fiducia che diede la Juventus a Ciro Ferrara, chiamato a guidare la prima squadra nelle ultime due giornate del campionato: 6 punti su 6 disponibili ottenuti e panchina affidata per la stagione successiva. Una partenza forte prima della crisi arrivata a dicembre dalla quale il tecnico non riuscì a porre rimedio. Fino all'esonero alla seconda giornata di ritorno.

Anche Andrea Stramaccioni, arrivato a sorpresa a concludere la stagione dell'Inter 2011-2012, riuscì a strappare la conferma per la stagione seguente. Come Montella e Ferrara prese il posto dell'esonerato Claudio Ranieri: 5 vittorie in 9 partite, compreso il derby contro il Milan, un 4-2 che decise il campionato in favore della Juventus. La stagione seguente le cose non vanno come sperato: anche lui parte bene, vincendo anche allo Juventus Stadium (non ci era mai riuscito a nessuno), poi il crollo e il 9° posto finale, che sancisce l'addio alla panchina nerazzurra.