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Quando la Serie A pesca in Premier: troppi flop e nessun top

Quando la Serie A pesca in Premier: troppi flop e nessun topTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 17 luglio 2015, 10:302015
di Andrea Losapio

Un anno fa, di questi tempi, la Premier League era un terreno di conquista per i club di Serie A. Causa, probabilmente, dei budget risicati e della poca possibilità di scegliere campioni affermati e giovani. Gli investimenti per Kondogbia o Bertolacci, seppur con storie infinitamente diverse, erano dei miraggi. Invece i parametri zero, gli scambi, i prestiti erano all'ordine del giorno. Così dalla Premier non erano arrivati giocatori di primissimo pelo: l'unico a salvarsi - bene - nel marasma è stato Patrice Evra, aiutato dall'annata clamorosa della Juventus. Difatti il francese non era certo partito con il piede giusto, con rischio taglio dopo qualche settimana. L'infortunio di Asamoah ha dato una spinta in più, portandolo a poco a poco a integrarsi perfettamente negli schemi di Allegri: pure il passaggio alla difesa a quattro è stato fondamentale. Su e giù, probabilmente sufficiente per la zuccata con la Lazio, Mapou Yanga-Mbiwa della Roma, tanto da essere riscattato dal Newcastle e confermato per la prossima stagione.
Poi un lento incedere verso il Purgatorio.

Da Santon, arrivato a gennaio all'Inter e quasi sul piede di partenza (pur non volendo lasciare Milano) a Suso, comparsata nel Milan catastrofico di Filippo Inzaghi. Pian piano si peggiora lentamente. Da Luna, passato dall'Aston Villa all'Hellas Verona, costantemente eclissato, a Micah Richards, riserva nella Fiorentina di Vincenzo Montella. Nemanja Vidic potrebbe tornare in Inghilterra, all'Everton, mentre Fernando Torres è durato sei mesi prima della cessione - per disperazione - all'Atletico Madrid. Del club fanno parte anche Marko Marin, zero presenze in Serie A con la Fiorentina, e Pablo Daniel Osvaldo: l'italoargentino continua nel suo nomadismo, perché dopo i sei mesi al Boca Juniors, in patria, ha rischiato di essere contrattualizzato con il Cruz Azul - prima - e forse ora con il Betis. Insomma, Southampton è stato un errore madornale, e un affare per la Roma.
Il peggiore di tutti però è stato Michu: da top della Premier, tre anni fa, a fantasma a Napoli. Se qualcuno si dovesse domandare dove potrà finire, probabilmente ritornerà al Rayo Vallecano, perché pure allo Swansea le porte sono chiuse. Strano, per chi nel 2012-13 segnò 18 gol in Premier, portando i gallesi nelle zone alte della classifica.