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Quella dolcezza di Totti, Rui Patricio e l'Athletic: top e flop della Champions

Quella dolcezza di Totti, Rui Patricio e l'Athletic: top e flop della ChampionsTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
mercoledì 1 ottobre 2014, 12:372014
di Andrea Losapio

Trentotto anni e non sentirli, è Francesco Totti il protagonista assoluto della prima serata (e seconda giornata) di Champions. E poi c'è Verratti che, alto un metro e sessantacinque, svetta e infila ter Stegen di testa. Del Porto che recupera due gol in un minuto, del Chelsea che sbaglia troppi gol davanti alla porta (ma tre punti in cassaforte) e del Bate Borisov che, dopo i sei gol subiti alla prima, vince contro l'Athletic.

I top

Quella dolcezza di Totti - Kompany lo lascia solo davanti ad Hart - che scivola - e lui tocca sotto il pallone con l'esterno, mandando fuori causa il portiere. La parabola è ai limiti del magico, muore in rete, diventando il più vecchio marcatore della Champions League: ma non è solo quella pennellata, bensì tutti gli assist (come quello a Maicon) che mandano in porta i propri compagni, che poi sprecano. La Roma è comunque stupenda.

Rui Patricio - Para tutto quello che c'è da parare, Schurrle e Diego Costa a un certo punto lo vedono uno e trino. Ci pensa Matic a bucarlo, ma è comunque l'uomo copertina (che riceve i complimenti di Mourinho) della serata dello Sporting.

Jackson Martinez - Dall'altra parte del Portogallo il colombiano cambia la storia di una partita in salita, rovinata dal rigore di Brahimi - sbagliato, dopo la tripletta all'esordio - e dall'uno-due dello Shakhtar. A un minuto dalla fine accorcia le distanze, poi anticipa l'avversario diretto e insacca per il pari definitivo.

I flop

L'Athletic - La squadra di Bilbao viene annichilita da un Bate Borisov che non più tardi di due settimane fa aveva preso sei palloni dal Porto. Dopo il preliminare con il Napoli è leggermente in crisi, però niente è ancora perduto: la qualificazione dista solamente due punti, a patto di incominciare a vincere.

Il novantesimo dello Shakhtar - Un minuto per buttare via tutto quello che si è guadagnato in novanta. Soprattutto perché a cinque dalla fine ci aveva pensato Luiz Adriano a porre la pietra tombale su di un match iper concluso.

ter Stegen - Sbaglia l'uscita sul gol del 2-1: Rakitic lascia colpevolmente Verratti da solo, ma lui non copre il suo palo e viene punito. Per il resto qualche amnesia di troppo e i primi gol subiti dal Barcellona nel corso dell'intera stagione. Si rifarà, è giovane, ma al momento ci vuole ben altro per scalzare Claudio Bravo.