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Quer pasticciaccio brutto der Parco dei Principi

Quer pasticciaccio brutto der Parco dei PrincipiTUTTO mercato WEB
domenica 14 settembre 2014, 08:002014
di Marco Conterio

La realtà è troppo complessa per essere spiegata e ricondotta ad una logica razionalità. E' un caos disordinato, un "pasticciaccio" di cose, persone e linguaggi. Carlo Emilio Gadda pensava e scriveva così, nel 1946, in Quer pasticciaccio brutto de via Merulana. Ed oggi il "gran pasticcio" è più a nord e con contorni e dintorni certo diversi. A Parigi, dove gli sceicchi non sono riusciti a trattenere un gioiello chiamato Adrien Rabiot. "Sì, un gran pasticcio". Vien da immaginarselo mentre s'accarezza nervoso il ricciolo, Laurent Blanc, tecnico del multimilionario PSG. Perché oggi il talentino è pronto per svincolarsi in estate, fuori dalla lista Champions dei parigini ed ai margini del progetto. Non ha voluto rinnovare ed Al-Khelaifi non l'ha convinto a rimanere.

Sicché scatta il pasticcio, per il bamboccione del calcio moderno. Già, perché decide tanto, di lui e per lui, la gonna e la borsa sapiente della madre, procuratrice sì di pasticci ma anche di possibili troni da protagonista per il figlio talentuoso. Che Sabatini lo voglia alla Roma e che i giallorossi siano in vantaggio è cosa chiara. Per risolvere l'anagramma, può versare cash a gennaio verso Parigi ed anticipare la concorrenza. "Ci piace, è interessante, ma le grandi a parametro zero non li prendono da altre grandi squadre", dice il dirigente che ama le bionde col filtro. Stecca, sottile, alla Juventus, magari, ma messaggio pure all'Arsenal ed a tutte le altre pretendenti. Che gran pasticcio, però. E Blanc continua a strofinarsi il ricciolo...