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Questione di stile. E di avere Xabi Alonso con Casillas

Questione di stile. E di avere Xabi Alonso con CasillasTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 24 aprile 2014, 07:152014
di Andrea Losapio

Real Madrid-Bayern Monaco è stata una goduria per gli occhi. Entrambe le squadre tecnicamente squisite, fisicamente su un altro pianeta - senza nemmeno confronti con la Juventus, pur forte - ma con due mentalità molto diverse. Da una parte Carlo Ancelotti ha inculcato nei propri calciatori la consapevolezza che, almeno sulla carta, non ce n'è per nessuno. Dall'altra Guardiola ha presentato la sua impronta, migliorando se possibile un Bayern che già nella scorsa stagione è stato perfetto. L'unico motivo per cui non arriverà il Triplete - forse - è che di fronte ci sono squadre che, pur difendendosi, non disdegnano l'affondo. Così, tra lo stile di gioco catalano, quello dei bavaresi, e un sacchiano costretto a difendersi (ma che rimane comunque un virtuoso dell'attacco) per ora è in vantaggio il secondo, grazie a una geniale palla di Cristiano Ronaldo, ben sfruttata da Coentrao - che a inizio stagione doveva andare al Tottenham - e imbucata alla perfezione da Benzema, da pochi passi. Manuale del calcio, la pagina bisogna sceglierla, ma in almeno altre due circostanze il 2-0 sarebbe stato servito: quante volte capita che CR7 mandi - con lo stinco - il pallone agli spettatori da pochi passi?
Così, dopo aver preso il sopravvento (e sperato di raddoppiare) è servito chiudere a doppia mandata la porta.

Per ultimo, al minuto novanta - più uno - ci ha pensato un meraviglioso Xabi Alonso, ai limiti del rigore su Muller, che ha sfiorato il pallone quel tanto che basta per evitare rigore e ammonizione. O pareggio e basta, nella miglior delle ipotesi. Dall'altra Casillas, con un intervento d'istinto, quelli che il campione deve sfoderare quando sembra battuto. Ecco, Diego Lopez probabilmente avrebbe raccattato il pallone dalla porta, pur avendo giocato una signor partita. Questa è la differenza, almeno per il momento. Ed è pure quella che, nella Liga, lascia il Real a tre punti da un Atletico decisamente meno forte.