Ravel Morrison, l'ennesima occasione persa del Balotelli inglese

Ravel Morrison, un anno fa, era già praticamente un giocatore della Lazio. L'ufficialità arrivo a febbraio, per poi essere impiegato dal luglio successivo. Ma l'inglese, genio e sregolatezza in praticamente tutte le sue apparizioni, sembrava pronto a ripercorrere le orme di Pogba: con il francese, nel Manchester United, era l'uomo copertina dell'Academy. Poi le strade si sono divise, uno è andato alla Juventus diventando in brevissimo tempo un fenomeno, l'altro si è perso dietro alle cattive compagnie. Non è un luogo comune, perché il "nuovo Paul Scholes", al training ground dello United, faceva vedere cose magnifiche. Salvo poi uscire dal rettangolo di gioco. E dai Red Devils, dopo avere lanciato il telefonino della fidanzata in strada, in seguito a una lite, da 600 euro di multa.
A sedici anni, invece, è stato fermato in una auto - non sua - con droga e pistole. Insomma, gente poco raccomandabile.

Morrison, anche a Roma, non si è fatto mancare nulla. Si è saputo poco delle sue scorribande alla Re Cecconi, anzi, nulla. In effetti Morrison è sembrato più un calciatore che non una testa calda. Ma già da giugno 2015 era già pronto a tornare in Inghilterra, al Queens Park Rangers, per motivi personali. Smentita ufficiale da parte della Lazio - e niente rescissione contrattuale - e prosieguo dell'avventura biancoceleste, con la maglia del fu (calciatore) Gascoigne. Però le continue esclusioni dalla lista dei convocati pare averlo scalfito, nell'interesse e nella voglia: Morrison ha lasciato l'Italia per motivi famigliari, ma senza permesso. È un ultimo atto della sua avventura, probabilmente il contratto verrà stracciato e lui potrà ritornare a giocare in Premier League. Sempre che ci riesca...