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Real Madrid, 80 milioni di motivi per essere costretti a vincere

Real Madrid, 80 milioni di motivi per essere costretti a vincereTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 20 settembre 2014, 07:452014
di Andrea Losapio

Solo quattro mesi fa Carlo Ancelotti alzava la coppa dalle grandi orecchie. La Champions, la Decima, era finalmente del Real Madrid. Inseguita come Eldorado per undici anni, con moltissime eliminazioni agli ottavi di finale, qualche rimpianto per le semifinali (in particolare con il Bayern Monaco nel 2012) ma tutto sommato una festa che avrebbe dovuto continuare per parecchio tempo. Peccato che il tecnico di Reggiolo non abbia fatto i conti con un ambiente ancora più pressante rispetto a quello rossonero, perlomeno nella aficion, tanto grata quando vinci quanto volubile nel momento in cui le cose non vanno per il verso giusto. Come in questo primo scorcio di campionato, perché le due sconfitte - su tre giornate - hanno già dilatato lo svantaggio dai rivali di sempre del Barcellona a sei lunghezze. L'inizio può essere turbolento e il prosieguo migliore, ma va detto che la sconfitta nel derby con l'Atletico Madrid ha avuto l'effetto di riacutizzare il dolore già provato per la perdita della Liga, poi risanato con il gol di Sergio Ramos a quaranta secondi dal termine.


Il problema sono le aspettative, e il fatturato. Quando una squadra può contare sul triplo del fatturato del Milan, il doppio della Juventus - e quasi cinque volte quello dell'Atletico Madrid - è normale (quasi dovuto) che tutti possano riporre grandi speranze. Nello scorso anno il fatturato è arrivato addirittura a sforare quota 600 milioni. Ottanta sono stati spesi per James Rodriguez, già protetto dai giornali con il titolo "ma quanto corre" ma che ha incontrato le prime critiche soprattutto perché ha portato all'addio di Di Maria, amato dai tifosi ma mai incensato dai Galacticos. Insomma, James ha di fronte un'etichetta scomoda, con la necessità di dovere vincere tutto e subito.