Ritorno al passato per Morata. Al Calderon per prendersi una rivincita

Per Alvaro Morata, madrileno doc, quella di domani sarà una gara dal sapore speciale: all'Atletico Madrid ha mosso infatti i primi passi da calciatore nel biennio 2005-07 prima di passare prima al Getafe e poi ai cugini-rivali del Real Madrid in cui ha spiccato il volo verso il calcio dei grandi e infine la Juventus con cui si ripresenta a Madrid da avversario. La sua avventura in Italia non è partita sotto i migliori auspici con un infortunio che ne ha frenato l'inserimento nella squadra allenata da Massimiliano Allegri e qualche critica sulla scelta dei bianconeri di puntare su un prodotto estero anziché riportare alla casa base uno dei tanti talenti made in Italy - Zaza, Immobile, Gabbiadini o Berardi - che sono, parzialmente o totalmente, di proprietà del club torinese. L'impatto con il calcio italiano di Morata è stato però positivo con una buona prestazione all'esordio stagionale contro l'Udinese e il primo gol in Italia sabato scorso nell'anticipo contro l'Atalanta che ha dissipato buona parte delle perplessità sul suo conto dimostrando che le sue qualità possono rappresentare un'arma in più nel corso della stagione.

Domani, contro il suo passato, Morata potrebbe avere l'occasione di esordire dal primo minuto con la maglia della Juventus addosso per prendere il posto del connazionale Fernando Llorente al fianco di Carlos Tevez per dare un dispiacere al popolo Colchoneros e a una società che troppo presto lo ha scaricato non credendo fino in fondo alle sue qualità e potenzialità. "Andiamo al Vicente Calderon per vincere", le parole della vigilia di Morata. E chissà che questa vittoria non possa arrivare grazie al suo primo eurogol della sua nuova avventura italiana.