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Rivelazione Coda, Caruso: "Mi stregò a 16 anni"

Rivelazione Coda, Caruso: "Mi stregò a 16 anni"TUTTO mercato WEB
© foto di Marco Farinazzo/TuttoLegaPro.com
lunedì 22 settembre 2014, 17:302014
di Gianluigi Longari
fonte Alfredo Pedulla' - Sportitalia

Dal Nova Gorica al Parma? Il passo è breve. Potrebbe essere questo il titolo del nuovo capitolo della carriera di Massimo Coda, autentica rivelazione gialloblu nella vittoriosa trasferta di ieri contro il Chievo. Cassano ha deciso la sfida con una pregevole doppietta, ma il 25enne di Cava de' Tirreni ha contribuito al successo sfornando assist a ripetizione e confermando le ottime impressioni che gli hanno permesso di esordire in serie A. 35 gol tra Cremonese, Siracusa e San Marino, 18 in una sola stagione in Slovenia. E adesso la grande occasione di mettersi in mostra al Parma, potendo contare soprattutto sull'appoggio del padre Saverio e della fidanzata Gilda

Ma chi è Massimo Coda fuori e dentro al campo da calcio? Ne ha parlato Ciro Caruso, consulente di Beppe Galli, agente del talento gialloblu: "E' stato il grande protagonista della partita di ieri, senza dubbio. Massimo è il primo ragazzo che ho notato e che ho iniziato a seguire, sin dai tempi della Cavese, all'età di 16 anni. Quando lo vidi giocare, con i suoi stop e i cambi di gioco al volo a destra e a sinistra, rimasi davvero impressionato. E infatti Beppe Galli lo prese subito in procura e lo portò al Bellinzona. Suo padre Saverio, ex giocatore di calcio dilettantistico, una persona straordinaria che ha curato ogni minimo dettaglio della carriera del figlio, appena seppe del passaggio al Bellinzona mi chiese: "E ora come fai a vederlo?". E i fatti hanno dimostrato che anche lì Massimo ha saputo impressionare tutti per le sue qualità, ma posso dirvi con certezza che in ogni squadra in cui è stato, dalla Cisco Roma, alla Cremonese, fino al Nova Gorica, tutti dicevano che avrebbe fatto molta strada".

E allora come mai in serie A è esploso solo a 25 anni? "Massimo ha doti naturali, nessuno gli ha insegnato nulla. E' un ragazzo tranquillo, che ama stare con la propria famiglia, con la fidanzata e con gli amici. Forse finora gli mancava un po' cattiveria agonistica, una cosa per la quale insistevamo sempre io, Beppe e il padre. La stessa cattiveria che ha esploso completamente ieri e che gli ha permesso di diventare subito decisivo. Ora ha acquisito la mentalità giusta, gli è scattata la molla. Se guadagnerà il posto da titolare, questo lo dirà il campo. Ma di certo il Parma può contare su di lui".

Qual è la strada che Massimo Coda ha percorso per arrivare in serie A? "Appena Massimo è sbarcato a Parma, mi ha detto una cosa che mi ha colpito molto: "Voglio restare qui con Donadoni e mister Gotti (colui che l'aveva notato in partitella), sento la loro fiducia, mi stanno insegnando tanto". C'erano voci di mercato dalla B e dalla Lega Pro, lo volevano Bari, Crotone, Salernitana, Como, Paganese, Lecce, Vicenza e Matera, ma alla fine c'è stata questa grande occasione e non se l'è fatta sfuggire. E' stato Beppe Galli a insistere parecchio con l'ad Leonardi per convincerlo a dargli una possibilità. "Fallo venire, fallo venire, fallo venire", gli ripeteva in continuazione. Leonardi l'ha messo sotto contratto e l'ha mandato a giocare al Nova Gorica, dove l'anno scorso ha contribuito alla vittoria della Coppa di Slovenia e ha chiuso il campionato con 18 reti. Tra l'altro è stato votato dagli stessi colleghi il miglior giocatore dell'anno e il premio gliel'ha consegnato Mate Eterovic del Rudar Velenje che ha concluso la stagione da capocannoniere con 19 reti. Ora i due sono ottimi amici".

E dal futuro di Massimo cosa dobbiamo aspettarci? "Beppe Galli ha creduto nelle sue qualità da subito, anche Apolloni ci vide giusto dicendomi che era certo che il ragazzo avrebbe fatto bene anche in serie A. Spero che il campo continui a dargli ragione, ma nel frattempo non sapete che gioia mi trasmette quando mi confessa: "Se non avessi avuto te, non avrei mai fatto tutta questa strada. E non sai che spettacolo è veder giocare Cassano...". Sono molto orgoglioso di lui e sono certo che davanti a sé ha un futuro radioso".

Il padre di Massimo Coda, Saverio, racconta così suo figlio: "Massimo ha frequentato la stessa scuola calcio di Andrea Rispoli, insieme hanno vinto con la Cavese il torneo giovanissimi regionale segnando due gol a testa in finale. Quando Beppe Galli mi disse che c'era la possibilità di andare al Bellinzona, la prima cosa che ho detto a mio figlio è stata: "Allora che vuoi fare? Se vuoi andarci non guardarti indietro, perché altrimenti smetti di giocare e vai a lavorare". E lui mi dimostrò tutta la sua voglia di provare quest'esperienza. E' una passione che gli ho trasmesso io, che ho giocato a Cava anche in seconda categoria fino all'età di 54 anni. Poi Massimo è stato ingaggiato dal Parma e, quando Leonardi mi propose la possibilità di andare al Nova Gorica, gli risposi: "Il ragazzo è disposto a tutto, basta che vada lì per giocare". E alla fine ha confermato le sue qualità essendo stato votato come miglior giocatore del campionato. Ora è tornato a Parma, dove mi sta già regalando grandi soddisfazioni".