Rodriguez e gli stipendi che non arrivavano. Anche prima di gennaio
"Sapevo che non pagavano gli stipendi". Parole firmate da Cristian Rodriguez, direttamente da Collecchio e dal Parma. Un giocatore uruguagio che viene comunque in Italia, a queste condizioni, ha quasi dell'incredibile. Soprattutto se è vice Campione d'Europa con l'Atletico Madrid, ha escluso l'Italia dai Mondiali non più tardi di sei mesi prima, ed è considerato come uno dei migliori centrocampisti laterali della sua generazione. Il Cebolla è arrivato in gialloblù perché la sfida lo affascinava, perché c'era "un presidente ricco che s'era impegnato a pagare gli stipendi" (sempre fra oggi e domani, ndr) e voleva riconquistare la Nazionale, perché c'è una Copa America di cui l'Uruguay è campione uscente, in estate. E per questo voleva racimolare minuti preziosi, inanellare qualche buona prestazione.
Peccato che, dopo la partita con il Milan, tutto questo sia rimasto in un cassetto, anche grazie all'intercessione di una FIGC connivente: Rodriguez sapeva dalla Spagna che il Parma non pagava gli stipendi, la federazione è arrivata a metà febbraio (inoltrato) a controllare quale fosse la situazione. Un bello spot per il calcio italiano, che ogni volta racconta novità: com'era il detto? Quando si è toccato il fondo c'è sempre l'opportunità di scavare. Appunto, la questione ducale è sempre più dibattuta, ma i tarallucci e vino assomigliano come alla solita soluzione all'italiana. Intanto Cristian Rodriguez vorrebbe andare in Brasile o negli USA, ma bisognerà anche capire se la FIFA concederà al calciatore di trasferirsi a una terza squadra durante la stessa stagione (italiana o spagnola). Certo, qualora dovesse svincolarsi questo problema non ci sarebbe, anche se le ultime direttive del massimo organismo internazionale tendono a non concedergli un eventuale approdo nel Brasileirao o nella Major League Soccer. Bel guaio, per un vice campione d'Europa.