Roma, Gervinho e il suo fratello. Doumbia scaricato dopo sei mesi
È arrivato in pompa magna, perché fratello diverso di Gervinho nella Costa d'Avorio. Seydou Doumbia però si meritava un appellativo tutto suo, perché era il miglior giocatore della Russian Premier League. Calciatore veloce, punta di freddezza inusitata, abituato a segnare in ogni occasione. Forse in parabola discendente rispetto al 2011-12, quando il campionato russo durava un anno e mezzo e segnò 28 gol, attirando su di sé le mire di club blasonati. Pure il Napoli, a un certo punto, ci aveva pensato. Ma la valutazione che ne faceva il CSKA Mosca era esagerata, circa una trentina di milioni. Per la metà è arrivato in Italia, dopo un'ernia al disco (e problemi alla schiena) che lo ha tenuto lontano dai campi per quasi tutta la stagione 2012-13.
Doumbia però è arrivato in Italia con qualche evidente problema di tenuta fisica, svuotato dopo i mesi al CSKA e la Coppa d'Africa, destabilizzante per un giocatore africano.
Pure Gervinho, in seguito alla competizione continentale, ha avuto i suoi bei problemi. Così Doumbia che, appena arrivato, è stato subissato di fischi. Alla prima occasione, contro il Parma: prestazione da quattro, ma tanto bastava per etichettarlo come flop.
Così, dopo che il trasferimento di Gervinho negli Emirati è saltato per motivi personali - principalmente monetari - la Roma si ritrova a dovere fare cassa. E Doumbia, finito sul banco degli imputati, è uno dei principali indiziati. In Inghilterra lo vogliono, la sua valutazione dopo qualche mese è scesa ma non più di tanto. E la Roma vorrebbe arrivare a un grande attaccante per continuare a rimanere in alto (perché dietro la Juventus, irraggiungibile, è lotta aperta). L'importante sarà però non fischiarlo dopo la prima prova sciatta, come successo con Doumbia.