Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Roma, Juan Jesus: "Inizio altalenante, ma felice di quello che sto facendo"

Roma, Juan Jesus: "Inizio altalenante, ma felice di quello che sto facendo"
© foto di Insidefoto/Image Sport
venerdì 13 gennaio 2017, 21:362017
di Francesco Fontana
fonte VoceGiallorossa

Intervistato dal 'Match Program AS Roma', il difensore giallorosso Juan Jesus ha fatto il punto sul momento della squadra, parlando anche delle prestazioni personali e del lavoro svolto dal tecnico Luciano Spalletti.

Partiamo dalla fine: prima partita dell’anno, prima vittoria.
“Ci aspettava una gara dura al rientro, un impegno difficile e abbiamo fatto tre punti importantissimi. Abbiamo messo in pratica quello che ci ha chiesto il mister e siamo riusciti a riportare il risultato a casa”.

Spalletti ha parlato di una squadra tosta, aggressiva anche dal punto di vista di fisico. Cosa ne pensa?
“Il tecnico lo sa, ci vede in allenamento e quando facciamo la partitella tra noi vogliamo vincere tutti. È sintomo di una squadra tosta, con carattere, che porta la stessa mentalità degli allenamenti anche in partita. È quello che ci vuole per lottare fino in fondo per raggiungere i nostri obiettivi”.

Le ultime prestazioni evidenziano che la squadra è cresciuta molto. Pensa sia una crescita caratteriale o di gioco?
“Le ultime prestazioni sono state perfette, siamo riusciti a fare tutto quello che proviamo in allenamento, stiamo crescendo sia tecnicamente che tatticamente, e anche di carattere. Così va bene, ma dobbiamo continuare a lavorare per fare sempre meglio, perché il campionato è ancora lungo”.

La Roma sembra in grado di variare sistema di gioco e atteggiamento a gara in corso. Con il Genoa, per esempio, in alcuni momenti vi siete schierati a 3, in altri a 4.
“Il cambio di sistema può aiutare sempre la squadra ed è una nostra caratteristica. Possiamo cambiare modulo senza perdere in qualità”.

Che cosa vi chiede Spalletti nelle due fasi di gioco? In particolare come devono muoversi i centrali nelle sue diverse fasi di gioco?
“Il mister ci chiede di stare attenti sia nella fase di possesso sia in quella di non possesso palla, perché se facciamo un movimento sbagliato rischiamo di pagare, questo tipo di atteggiamento richiede molta attenzione. Dobbiamo sempre stare attenti a due o tre giocatori che sono nella nostra zona di campo. Tutti noi che giochiamo in questo reparto stiamo capendo bene quello che vuole il tecnico e i risultati si vedono”.

Contro il Genoa, Szczesny è risultato decisivo. Quanto è importante poter contare su un portiere che dà sicurezza alla difesa?
“Fondamentale, ha fatto due parate incredibili a Genova. Non solo il portiere è forte, ma tutta la squadra si sta comportando bene. Dobbiamo mantenere il più a lungo possibile questa concentrazione e questa qualità di gioco”.

In fase difensiva la squadra è migliorata molto: ora ha la seconda miglior difesa del campionato.
“Le critiche vengono fatte sempre al reparto difensivo perché il nostro compito è difendere, non prendere gol. Siamo secondi nella classifica della difesa, dobbiamo lavorare ancora di più per essere primi”.

Come giudica la sua prima parte di stagione alla Roma?
“Nella prima parte il mio rendimento è stato ad alti e bassi, era una nuova esperienza una squadra diversa, comunque credo di aver fatto bene: devo migliorare ancora delle cose, ma sono contento di quello che sto facendo”.

In questa squadra tutti si fanno trovare pronti. È successo, tra gli altri, a lei, a Emerson, a El Shaarawy. È questo il segreto della Roma?
“Sì, siamo in molti e dobbiamo farci trovare sempre pronti, ed è molto importante perché non sappiamo mai quando è il momento. In una squadra di qualità come la nostra, se esce uno entra un altro ugualmente bravo. Quando il mister ci chiede una mano anche se mancano quindici o venti minuti, ci facciamo trovare pronti. Dobbiamo mantenere sempre la stessa qualità. Chiunque entri lo fa per fare bene, per dare il suo apporto alla squadra”.