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Roma, la forza dell'essere outsider

Roma, la forza dell'essere outsider
martedì 30 settembre 2014, 08:302014
di Gaetano Mocciaro

A fari spenti, come un anno fa in Italia, la Roma ci riprova in Europa. D'altronde lo stesso Rudi Garcia lo ha dichiarato in conferenza stampa: "A Manchester non avremo nulla da perdere". Parole che stridono guardando l'impressionante ruolino di marcia in Italia. Ma dopo tre anni consecutivi senza coppe (troppo fugace il preliminare contro lo Slovan Bratislava nel 2011) i giallorossi arrivano come una cenerentola e da tale si sono ritrovati in quarta fascia.

Bayern Monaco e Manchester City sembrano di altra categoria, ma l'entusiasmo del ritorno e un gioco collaudato mettono paura, soprattutto ai Citizens che hanno una specie di deja vu: stagione 2011/12, gli sky blues vengono sorteggiati proprio col Bayern e con un'italiana all'esordio in Champions, il Napoli, nel ruolo di outsider. Assieme ai fortissimi bavaresi passarono gli italiani, più affamati, entusiasti e con molto meno da perdere. Proprio come la Roma, che partita da outsider nella scorsa Serie A ha compiuto qualcosa di straordinario.