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Roma, Pjanic: "Vogliamo vincere. Sono molto legato a questa città"

Roma, Pjanic: "Vogliamo vincere. Sono molto legato a questa città"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 20 novembre 2014, 19:492014
di Marco Conterio

Miralem Pjanic, centrocampista della Roma, ha parlato a Roma TV. Di seguito le parole del bosniaco riportate da VoceGiallorossa.it. "La Nazionale? Non è andata come avremmo voluto, è stata una sconfitta pesante però adesso niente è finito anche se sarà dura qualificarsi. Rimane comunque la speranza, abbiamo cambiato l'allenatore e proveremo ancora a qualificarci anche se la situazione è complicata. Non sono contento della partita ma lo sono di essere tornato. Problema di esperienza? Anche al Mondiale pensavamo che passare il girone sarebbe stato il nostro obiettivo, abbiamo giocato bene con l'Argentina ma abbiamo perso, poi abbiamo perso anche con la Nigeria, in cui tutti si aspettavano la vittoria, l'ultima è stata vinta con l'Iran ma eravamo già fuori. Abbiamo iniziato le Qualificazioni senza entrare bene nella competizione, siamo stati anche sfortunati per gli infortuni. Non è una scusa ma sicuramente non ci hanno aiutati. Ritorno a Roma? Non sono mai stato così felice come a Roma. A Metz ho ricordi straordinari, ma qua sono legato veramente molto. I compagni? Esco un po' con tutti, ogni anno ci conosciamo meglio. L'anno scorso ero molto legato con Benatia ma è vero che in questa squadra tutti ci sentiamo bene, facciamo molte cene. Le parole di Totti? Hanno avuto molto significato per me soprattutto perché sono venute da Francesco, un calciatore straordinario che ha fatto tanto per l'Italia. Con lui mi intendo molto bene sia dentro che fuori dal campo. Il più estroverso? Borriello e De Sanctis. A Marco tutti vogliono bene, mi dispiace per il suo infortunio, ora sta tornando, siamo tutti contenti perché è un ragazzo molto semplice che tutto il gruppo accetta molto bene. Scherza sempre con tutti e ci fa tanto ridere. Roma quasi obbligata a vincere? Il nostro obiettivo è quello, ci lavoriamo ogni giorno e anche la società se lo aspetta.

Non sarà facile ma la stagione è lunga ed è importante stare vicino ai primi posti. A febbraio-marzo sarà decisivo stare lì davanti, non penso sia una lotta a due con la Juventus, vedremo chi altro ci sarà ma penso che il livello si sia alzato, Inter e Napoli ad esempio stanno molto bene. Lo scorso anno la Juventus ci era superiore ma quest'anno il nostro obiettivo è vincere. Penso che siamo sullo stesso livello, il nostro gruppo non è cambiato molto e ci siamo rinforzati. Siamo stati sfortunati con gli infortuni ma credo che quando rientreranno tutti sarà più facile. Flessione dovuta a infortuni o alla sconfitta contro il Bayern? In quel periodo non abbiamo girato bene, ci sono tante partite, le vacanze sono state corte e non abbiamo avuto la fortuna di avere tutti i nostri calciatori a disposizione per avere sempre giocatori freschi. Sono sicuro che tutto tornerà al suo posto a breve, come dice il Mister comunque siamo lì, a tre punti. Con la Juventus poteva e doveva finire in altro modo. Il campionato però continua e ci saranno altre occasioni, noi le affronteremo con voglia e convinzione di vincerle tutte. Cerchiamo di chiudere le gare il prima possibile per risparmiare energie. Bayern? Eravamo consapevoli della nostra forza, poi il loro gol immediato ci ha mandato fuori strada. Più difficile Atalanta-Roma o Lazio-Juventus? E' sempre difficile giocare a Bergamo, ci aspettiamo una gara complicata ma è importante tornare con i tre punti. La gara di Mosca? Deve essere decisiva, il Mister ci ha detto che hanno cambiato modulo, sappiamo che sono forti, si è visto nel corso del girone. Sappiamo che sarà una squadra complicata, con condizioni meteo complicate ma ci aspettiamo un risultato positivo, come ce lo aspettiamo dal Bayern Monaco. Pallone D'Oro? La scelta ricade su Messi o Cristiano Ronaldo, penso che ora lo meriti più il secondo ma se lo dovesse vincere Neuer nessuno dovrebbe lamentarsi, è da tempo che non si vede un portiere così strordinario, ha delle qualità diverse dagli altri. Essere papà? Sono i momenti più belli della vita, gli sto insegnando bosniaco e francese, mi dà sempre il sorriso e ogni momento disponibile lo passo con lui. E' la cosa più bella che ho oggi, ovviamente insieme alla mia famiglia e a questa società. Un saluto ai tifosi? Ciao a tutti i romanisti, vi voglio bene, spero che a fine anno festeggeremo insieme"