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Roma, quando il derby serve per conquistare una seconda possibilità

Roma, quando il derby serve per conquistare una seconda possibilitàTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 26 maggio 2015, 12:002015
di Raimondo De Magistris

I protagonisti meno attesi. Giocatori scesi in campo per recitare il ruolo di comparse. O, in alcuni casi, nemmeno scesi in campo dall'inizio. La Roma che ieri sera ha battuto 2-1 la Lazio ha avuto la meglio grazie a calciatori che hanno subito in questa stagione aspre critiche per un rendimento non all'altezza delle aspettative. Nel bollente calderone per un andamento a tratti deludente c'era anche il loro nome, quello di attaccanti che avrebbero dovuto aiutare la Roma a fare un salto di qualità che, al contrario, non è arrivato.
Innanzitutto Juan Iturbe, l'acquisto più costoso dell'era Pallotta. Soffiato alla Juventus e presentato in pompa magna, l'argentino avrebbe dovuto dare imprevedibilità a un reparto che quest'anno ha rappresentato il vero tallone d'Achille della squadra. E Iturbe in questo senso non solo non è riuscito a dare un aiuto concreto alla squadra, ma spesso s'è eclissato anche a causa di infortuni che hanno minato la sua stagione.
Ieri contro la Lazio è arrivato il suo secondo gol in questo campionato dopo la rete segnata alla Juventus nella gara del 5 ottobre, quella più discussa e contestata della stagione. L'ex Hellas Verona ha anticipato Basta sul suggerimento di Victor Ibarbo, altro protagonista di critiche feroci dalle parti di Trigoria.
Il colombiano, a differenza di Iturbe, è arrivato a gennaio. Non era la prima scelta, nemmeno la seconda o la terza, ma alla fine è stata lui a spuntarla in una girandola di nomi accostati alla Roma che nelle prime settimane del 2015 girava forte.


Un acquisto che specialmente all'inizio ha convinto pochi, quasi nessuno. Perché Ibarbo è sbarcato a Trigoria già infortunato e prima di potersi mettere a disposizione di Garcia ci ha impiegato settimane. Di fatto, solo da fine marzo il manager francese ha potuto contare su di lui. Un inserimento graduale e una crescita costante fino alla gara di ieri, la migliore della sua finora breve parentesi giallorossa. Il suo ingresso al posto di Totti ha cambiato le carte in tavola e spiazzato la Lazio, il suo assist per Iturbe era solo da spingere in rete.
Iturbe e Ibarbo, insomma, sono stati tra i migliori in campo nel derby della Capitale che ha riaperto i giochi per il terzo posto. A fine gara applausi per tutti ma soprattutto per loro. L'ex Verona grazie a questo finale di stagione spera di godere anche il prossimo anno della stessa fiducia che Sabatini ha riposto in lui la scorsa estate quando lo pagò quasi 30 milioni di euro. Il colombiano, invece, spera che anche alla luce dell'ultima prestazione il club decide di riscattarlo. "Qui voglio fare grandi cose e non solo per quattro mesi", disse Ibarbo in una delle sue prime interviste in giallorosso. Obiettivo che dopo la gara di ieri è certamente più vicino.