Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Roma, restano due obiettivi. O forse uno: la maturazione che non arriva

Roma, restano due obiettivi. O forse uno: la maturazione che non arrivaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 16 marzo 2017, 23:332017
di Ivan Cardia

"Se non vinco niente vado a casa". L'ha detto, più di una volta, Luciano Spalletti, di mestiere allenatore della Roma. Che da questa sera è un po' più vicina a chiudere la stagione senza vincere un trofeo. E quindi a salutare il tecnico di Certaldo, se il sillogismo funziona. Ma andiamo con ordine: la rimonta a metà, il 2-1 al Lione, non basta. I giallorossi sono fuori dall'Europa League, agli ottavi di finale. Onore e merito al Lione: buona squadra, come il Porto ad agosto. E diciamolo pure, la Roma non è stata fortunata al 100% nel sorteggio. Però, per chi da anni cerca di proporsi come principale alternativa alla Juventus, il gap sembra rimanere un po' troppo ampio. Mentalità o qualità tecniche? Le certezze sono per i soloni, quel che è certo è che a questa Roma manca qualcosa. E che l'Europa non è casa dei giallorossi, anche questo si è capito: la prestazione di stasera all'Olimpico è stata anche positiva, il problema è che ci si era compromessi il cammino già all'andata. Con amnesie di troppo, con la tanta voglia che ha nella poca attenzione il proprio rovescio della medaglia, con quel passo in più che sembra ancora tutto da fare.

Restano due obiettivi, o forse solo uno: il derby, sempre il derby. La domanda sorge anche spontanea: quanto sa darsi priorità, questa Roma? In maniera razionale, nessuno avrebbe dubitato sul fatto che il passaggio del turno fosse l'obiettivo numero uno dei giallorossi in questo finale di stagione: l'Europa League era un modo per alzare un trofeo importante, qualcosa che all'Italia manca dal 1999 e dal Parma di Malesani. Ora l'obiettivo numero uno è sfumato, ne restano due: il campionato, dove i giallorossi, numeri alla mano, potrebbero provare a riproporsi come anti-Juve ma più verosimilmente dovranno guardarsi dagli assalti di chi insegue. E il derby, quello della gara di ritorno di Coppa Italia: lì servirà un'altra rimonta, ma compiuta, perché la Coppa alzata dalla Lazio nel 2013 è un'onta per i tifosi giallorossi. In caso di successo, però, ci sarebbe da battere anche la Juve o il Napoli in finale: non proprio una passeggiata. Restano due obiettivi su tre, ma anche tanta amarezza: il Lione era battibile, il Manchester United che di misura batte il Rostov non sembra insuperabile, l'occasione era ghiotta ma è sfumata. Come l'attesa crescita di questa squadra. Che forse si è fatta sfuggire l'obiettivo più credibile. E vede più lontano Spalletti, non fosse altro che la possibilità di vincere un titolo in questa stagione è adesso ancora molto più lontana.