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Roma, Sabatini: "I risultati decideranno il mio futuro. Thohir? Non c'è niente"

Roma, Sabatini: "I risultati decideranno il mio futuro. Thohir? Non c'è niente"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 28 ottobre 2013, 22:292013
di Simone Lorini

Ospite del "Processo del Lunedì" su Rai Sport 1, il direttore sportivo della Roma Walter Sabatini ha parlato di tanti temi, iniziando dalla parola che in casa giallorossa proprio non si vuole pronunciare: "La parola scudetto esiste, non possiamo negarlo, è lì nel dizionario italiano, ma non è una cosa che ci riguarda. Vogliamo fare bene e difendere la nostra attuale posizione (ride, ndr)".

Pensa, come si dice, che la Roma sia stata fortunata?
"Moderatamente, ma la fortuna è un attitudine, un atteggiamento, è una cosa che va conquistata".

38 milioni di attivo è la risposta di Walter Sabatini a chi lo contestava?
"Non penso di dover dare risposte in tal senso, è stata una scelta aziendale, è un nome che va rivisto peraltro perchè c'è stato un aumento salariale. Abbiamo preso giocatori importanti che stanno facendo molto bene".

Si è sentito preso di mira ad inizio stagione?
"Ci siamo sentiti presi di mira ma lo abbiamo superato, è stato un momento difficile ma siamo andati avanti con le nostre idee e ci siamo tirati fuori da una situazione difficile".

Sappiamo della presenza del premio scudetto nel contratto di diversi giocatori e dirigenti, ma non nel suo:
"E' una situazione contrattuale, normale. La situazione dei premi scudetto è risibile, è solo una condizione presente nei contratti, niente di più. Nel mio non c'è".

Alla Lazio si dice prendesse un ottavo di quanto percepisce ora. E' vero?
"Alla Lazio ho guadagnato molto poco, meno di quanto meritassi. Lotito è un grande presidente che imbrocca tutte le cose difficili perchè ha delle qualità straordinaria, ma sbaglia tutte le cose facili, come interloquire con le persone. Lui lo sa, gliel'ho sempre detto".

Si lavora meglio con presidenti interventisti come Zamparini e Lotito o lontani come i dirigenti della Roma?
"Ci sono vantaggi e svantaggi: l'assenza a volta è benedetta, la presenza costante ti mette sotto pressione. Io comunque mi ritengo fortunato, ho lavorato con grandi presidenti, compresi Lotito e Gaucci, colui che ha inventato il calcio a Perugia".

Ci sono stati contatti con l'Inter di Thohir?
"Thohir non è ancora arrivato ed ha già cacciato i suo dirigenti e presi 5 o 6 nuovi. Non c'è assolutamente nulla".

Quale sarà il suo futuro, visto che è in scadenza a giugno con la Roma?
"Se non mi cacciano, io sono il direttore sportivo della Roma, la mia ambizione è fare forte la Roma, i risultati decideranno il mio futuro. L'anno scorso infatti sono rimasto per orgoglio".

Ci può dire il suo principale rimpianto e la sua principale soddisfazione?
"Rimpianti ne ho diversi, per alcuni calciatori che non sono riuscito a prendere o avvicinare, non posso fare nomi per torti agli altri. Gattuso? Lo ricordo con grande soddisfazione, lo presi a 13 anni da una squadra calabrese".

Totti, De Rossi e Garcia quanto hanno contato in questa cavalcata?
"Garcia è uno straordinario allenatore, molto sereno, capacità metodologica, è un allenatore di campo con grandi intuizioni, è un grande condottiero. Totti e De Rossi hanno ritrovato una condizione dell'anima, giocano credendo ad una idea".

Il senso di rivalsa verso la Lazio dopo la Coppa Italia quanto ha stimolato l'ambiente?
"E' già tanto che siamo sopravvissuti, non c'è quel sentimento per nessuno di noi, c'è solo un impegno verso il tifo della Roma, che è debordante, esce da tutte le parti e noi lo vogliamo assecondare"

Avete cambiato atteggiamento nei confronti degli avversari, per esempio ospitare alla Juve a Trigoria quando ce n'è stata la possibilità e invitare allo stadio Maradona. E' possibile proporre un gesto di apertura verso la Lazio?
"Non abbiamo bisogno di questo, è la nostra principale rivale, è la seconda squadra della città, dobbiamo rispettarla".

Quanto crede Walter Sabatini nello scudetto della Roma?
"Io credo nella squadra, credo nei comportamenti dei calciatori della Roma, credo nella serenità e credo che durante l'anno potranno difendere la posizione in classifica".