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Roma, Toninho Cerezo nell'Hall of Fame: "Il cuore mi batteva forte"

Roma, Toninho Cerezo nell'Hall of Fame: "Il cuore mi batteva forte"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 25 ottobre 2016, 00:192016
di Ivan Cardia

Ospite di Roma Radio all'indomani del suo ingresso nella Hall of Fame giallorossa, Toninho Cerezo ha raccontato le sue emozioni. Ecco quanto riportato dal sito ufficiale della Roma: "Ieri è stata una giornata diversa: rivedere lo stadio mi ha fatto venire in mente tante cose e il mio cuore ha iniziato a battere forte. La Roma fa parte della mia storia e qui ho passato tre anni bellissimi. Avevo parlato per telefono con Giannini, Pruzzo, Chierico, Desideri e già mi ero emozionato.

Tre anni non sono tre giorni: sono tanti. Nella mia vita cerco di ricordare solo le cose belle e qui a Roma ho vissuto tanti bei momenti. Giocavo in una grande squadra, con dei grandi uomini come compagni, con una Curva immensa, sempre vicina alla squadra. Già quando arrivai in aeroporto rimasi a bocca aperta: duemila persone e io non capivo niente. Conoscevo poco dell'Europa, i suoi costumi, come si vive, come si mangia ma ho trovato i romani molto simili ai brasiliani. Se perdevamo la domenica ci mandavano a quel paese, ma poi ci offrivano il caffè.

Falcao? Paulo è uno che va conosciuto per capirlo bene. È molto diverso da me, forse è per questo che andavamo così d'accordo. Se io andavo a destra, lui andava a sinistra. Ma sicuramente tutti e due arrivavamo al risultato. È un grande amico. Dino Viola? Mi ha dato la grande opportunità di venire a giocare in Europa quando avevo 18 anni. Sono venuto qui in una grande squadra, una grande società. Voleva bene anche a Trigoria, veniva a spegnere le luci e a controllare i campi.

Liedholm? l Barone era furbo, il più furbo che abbia mai conosciuto. Sapeva gestire il gruppo, riusciva ad avere attorno dei grandi calciatori perché sapeva vivere con i calciatori. Se non giocavi bene il sabato o la domenica, lui il lunedì veniva da te e ti diceva: 'Bravo Cerezo, hai giocato bene, ma questa settimana ci alleniamo un po' di più'. Come Tele Santana, lui voleva un calcio tutto rivolto verso la porta avversaria.

L'amore dei tifosi? In campo sono sempre stato uno che ha corso e ha dato tanto. Forse per la mia allegria: senza allegria non riesci a divertirti".