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Roma, un 'santo' per la porta: si scrive Casillas, si legge San Iker

Roma, un 'santo' per la porta: si scrive Casillas, si legge San IkerTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 29 giugno 2015, 08:302015
di Ivan Cardia

A Roma lavorano con calma, ma pensano in grande: memore di una campagna acquisti, quella di gennaio, tutt'altro che entusiasmante, Walter Sabatini sta sfogliando con cura i petali della margherita del mercato in attesa di individuare i giusti rinforzi per una squadra che rischia di vedersi chiudere un ciclo senza aver davvero insidiato lo scettro di regina alla Juventus. Le priorità del club giallorosso non riguardano soltanto l'attacco, ma anche e soprattutto la porta: Morgan De Sanctis resterà, ma salvo sorprese sarà il dodicesimo, Łukasz Skorupski è destinato all'Empoli, Tomas Švedkauskas e Bogdan Lobont si giocano il ruolo di terzo portiere. Manca ancora il numero uno, di nome e di fatto, perché all'ombra del Colosseo si cerca qualcuno che anche dai pali sappia dare un contributo tangibile alla classifica. Petr Cech, il cui apporto un certo John Terry ha quantificato in una cifra variabile tra i 12 ed i 15 punti, è sfumato, diretto all'Arsenal che ha promesso di ricoprirlo d'oro. Non con la pecunia ma con il fascino e le ambizioni la Città Eterna si propone di conquistare un protettore per la sua porta ed il nuovo nome, circolato in giornata, non può che entusiasmare i tifosi: chi meglio di un santo per difendere la città che oggi festeggia la festa di San Pietro e Paolo, i suoi patroni?

L'appellativo potrà sembrare esagerato e a qualcuno blasfemo, ma Iker Casillas, 34 anni da Madrid, se l'è guadagnato sul campo, con veri e propri miracoli che hanno fatto innamorare di lui i tifosi del Real Madrid. Gli stessi con i quali il rapporto si è incrinato a partire dalla gestione di José Mourinho e che si preparano ad accogliere il suo erede, al Real come nella Spagna, rispondente al nome di David de Gea Quintana, anche lui da Madrid ma con qualche anno in meno e per la verità proveniente dall'altra sponda del fiume Manzanarre, visto che è cresciuto nelle fila dell'Atlético. Ma questa è un'altra storia; il protagonista della vicenda che raccontiamo, San Iker appunto, come l'hanno definito i suoi tifosi sparsi per il Paese iberico, s'appresta a salutare la camiseta che veste da 26 anni. Dove andrà? Lo segue il Manchester United, ma a 34 anni e con 3 Champions League in bacheca l'addio alle merengues è anche una scelta di vita e francamente, al netto dell'appeal di quel teatro dei sogni che si chiama Old Trafford, la città più industriale del Regno Unito potrebbe lasciare a desiderare da questo punto di vista; lo chiamano le immancabili sirene dagli Stati Uniti d'America, ma a 34 anni e con il sogno di diventare il primo calciatore nella storia a vincere 3 Europei con la propria nazionale, la Major League Soccer potrebbe anche aspettare.

Fin qui, le esigenze di due parti che potrebbero anche incontrarsi e camminare insieme per un pezzo di strada, adesso i fatti: il contatto fra la dirigenza giallorossa e l'entourage del giocatore c'è stato, è stato concreto, non certo risolutivo ma comunque ha dimostrato che l'interesse esiste anche nella realtà e non solo nei rumors di mercato. Ieri l'agente di Casillas si è sbilanciato, per quanto possibile, dicendo che la Roma è una grandissima squadra, la città piace tantissimo, i tifosi anche di più e che in sostanza sono lusingati da questo interessamento dei capitolini, che peraltro (questo lo diciamo noi, ndr) gli consentirebbe di scontrarsi giorno per giorno con uno dei suoi grandi amici e rivali, Gianluigi Buffon da Carrara che ai santi preferisce i supereroi e spesso si traveste da Superman. Dichiarazioni di apprezzamento, inutile negarlo, ma ancora più inutile sarebbe tentare di nascondere l'elefante nella stanza: il problema, al momento, è soprattutto economico. Perché Casillas a Madrid guadagna quasi 8 milioni di euro, una cifra che farebbe di lui il giocatore più pagato della Serie A ma che concretamente la Roma non ha la possibilità di garantirgli. Con il Real invece, a dispetto di un contratto in scadenza nel 2017, non dovrebbero esservi problemi: Florentino Perez ha infatti promesso alla bandiera madridista che non ne ostacolerà la partenza con improbabili richieste economiche ad altre società e di recente le parti hanno già discusso della possibilità di una risoluzione consensuale dell'accordo in essere. La palla, come si conviene, è dunque nelle mani grandi di Casillas, perché la Roma a certe condizioni sembra più che interessata: accetterà una riduzione dello stipendio per la gloria che solo il Colosseo sa tributare ai suoi gladiatori, oppure porterà il suo talento altrove, dove lo possono spingere le ambizioni di trionfi continentali o di guadagni faraonici? Il tempo lo dirà: se si dovesse trattare di un flirt di inizio estate sarà stato bello sognare, altrimenti la Roma potrebbe aver trovato un nuovo santo patrono, San Iker Casillas da Madrid.