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Sampdoria, il fuoriclasse è Sinisa Mihajlovic

Sampdoria, il fuoriclasse è Sinisa MihajlovicTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 17 marzo 2015, 11:002015
di Raimondo De Magistris

La vittoria di ieri all'Olimpico di Roma ha ulteriormente rilanciato le ambizioni europee della Sampdoria. Il successo conquistato nella ripresa coi gol di De Silvestri e Muriel, il terzo consecutivo, ha non solo messo permesso ai blucerchiati di allontanare i cugini genoani ma anche - o forse soprattutto - di portarsi a un solo punto dal Napoli quarto in classifica. Dopo un primo tempo di sofferenza, la Samp grazie a un'invenzione di Eto'o ha sbloccato la partita e portato a casa i tre punti sfruttando i nervi tesi della Roma che sono emersi nel primo momento di difficoltà.
"Ci sono persone che sognano il successo e persone che restano sveglie per ottenerlo", aveva dichiarato Mihajlovic alla vigilia tirando in ballo una citazione del miliardario americano Rockefeller. E in effetti a vedere la strategia proposta dalla Samp non è difficile ipotizzare che per prepararla il tecnico abbia dormito pochissimo. Prima una strenua difesa dello 0-0, anche grazie a un pizzico di fortuna, poi l'assalto con l'arrivo dell'inevitabile calo giallorosso che ha portato i suoi frutti. Un canovaccio perfetto, che ha confermato la bontà dell'operato di Mihajlovic sulla panchina blucerchiata.
A undici giornate dal termine, infatti, sembrano esserci pochi dubbi su chi si sta imponendo come migliore allenatore di questa Serie A. Il serbo in estate ha costruito una squadra con meccanismi pressoché perfetta e a gennaio - quando Ferrero ha rivoluzionato la rosa - ha ricominciato daccapo arrivando in poco tempo a risultati egualmente soddisfacenti.


Difficile pensare di viaggiare sugli stessi ritmi quando ti vendono quello che fino a dicembre è stato il tuo migliore attaccante e il pilastro della tua difesa decide di ripartire da Bologna. Impossibile per molti, ma non per Sinisa che sta impiegando nel migliore dei modi i nuovi arrivati rivalutando Luis Muriel e gestendo in maniera perfetta Samuel Eto'o.
Il rapporto con l'attaccante camerunese merita un capitolo a parte, da manuale di psicologia. Mentre tutti celebravano il suo ritorno in Italia, Mihajlovic con dichiarazioni controcorrente sottolineava i dubbi sull'arrivo di una star che poteva rompere l'equilibrio nello spogliatoio. Mentre Eto'o cominciava a valutare l'addio, il tecnico ha mostrato l'altro volto di Sinisa proponendogli una soluzione migliore: squadra nelle sue mani a patto che lui si fosse messo al servizio della stessa.
Eto'o, recuperata in fretta la condizione fisica, ha iniziato a giocare esattamente come gli aveva chiesto l'allenatore, come un leader al servizio dei suoi compagni di reparto. La sua dedizione alla causa blucerchiata adesso è tangibile e il merito è soprattutto di un allenatore che in sedici mesi ha portato la Samp dal penultimo posto ai vertici del calcio italiano.