Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Sampdoria, le mani di Viviano e la grinta di Diakité nella settimana più lunga

Sampdoria, le mani di Viviano e la grinta di Diakité nella settimana più lungaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 26 aprile 2016, 07:452016
di Andrea Piras

Dateci un portiere che para e...un difensore che segni. Il mitico Fulvio Bernardini ci perdonerà se abbiamo leggermente modificato una sua massima divenuta famosissima. Quella appena conclusa è stata una settimana dalle mille emozioni per i tifosi della Sampdoria e specialmente non adatta ai debole di cuore. La costante che però accomuna queste due sfide, e non solo, sono state le parate decisive di un ragazzo di Fiesole adottato però dalla Genova blucerchiata e che di nome fa Emiliano Viviano. Strepitoso in quel di Reggio Emilia, provvidenziale a Marassi nell'ultimo match contro la Lazio. Il numero 2 doriano ha sfoderato parate decisive che fanno parte del repertorio di un grandissimo portiere e che ha di fatto contribuito a consegnare la salvezza nelle mani dei ragazzi di Vincenzo Montella. Come ciliegina sulla torta delle sue prestazioni superbe anche i due rigori parati a Berardi e Candreva, gesti tecnici che hanno fatto impazzire e balzare sul proprio seggiolino i sostenitori della formazione ligure. La standing ovation al termine della gara contro i biancocelesti di Simone Inzaghi se l'è proprio meritata, un giocatore che ha sempre dimostrato attaccamento alla maglia oltre ad essere anche un uomo importante nel gruppo. Non è solo Viviano il simbolo di questo cammino della Samp alla ricerca del mantenimento della categoria. Il suo arrivo, o meglio il suo ritorno all'ombra della Lanterna, è stato accolto fra le diffidenza dei tifosi e degli addetti ai lavori ma grazie a prestazioni generosissime, senza mai risparmiarsi e sudando la maglia con onore, grinta e dignità, si è guadagnato le lodi di tutti.

Stiamo parlando di Modibo Diakité, arrivato dal mercato di gennaio dal Frosinone. Il difensore francese piano piano si è ritagliato un posto nella scacchiera del tecnico di Pomigliano d'Arco a suon di prestazioni. La rete del 2-1 di domenica scorsa è stata propiziata proprio da lui e finalizzata da un altro elemento cardine come Lorenzo De Silvestri - sempre più in aria di Europei -. Il giusto coronamento e il premio al lavoro di questo ragazzo e alle prestazioni convincenti che domenica dopo domenica ha inanellato. La salvezza non è ancora raggiunta, ma è soltanto l'aritmetica ciò che separa i Montella boys dal disputare una nuova stagione in Serie A. Questa stagione però deve rimanere ben scolpita nella mente di tutti per non dover ripetere gli errori, troppi, commessi quest'anno. Adesso la squadra deve avere l'obbligo morale di chiudere al meglio una stagione che può essere salvata in un solo modo. Domenica 8 maggio è una data che i tifosi blucerchiati hanno cerchiato in rosso già dal momento della compilazione dei calendari. In un pomeriggio di primavera arriva il derby della Lanterna e questa gara la Samp non la deve sbagliare se vuole salvare un'annata avara di soddisfazioni.