Sarri, da Chiriches a Eto'o: a Napoli un allenatore fuori dal comune
"Perché ho ingaggiato Sarri? Lavora molto, apprezzo la sua tenacia nell'applicazione delle sue idee, alcune di queste decisamente nuove". Il parere, più che mai autorevole, arriva direttamente dal presidente del Napoli, quell'Aurelio De Laurentiis che ha voluto puntare, compiendo un deciso strappo col passato, su un tecnico nuovo come Maurizio Sarri. Nuovo in tutti i sensi, e non solo per una panchina importante come quella partenopea. Perché l'allenatore ex-Empoli, con i suoi modi di fare diretti e genuini, non sempre rientra negli standard tipici della serie A. Un Sarri che il più delle volte (anzi, quasi sempre) dice quello che vuole, come vuole. E' stato così, tanto per restare al recente passato, in occasione della partita tra Empoli e Sampdoria dello scorso campionato, quando il tecnico si stupì del saluto (con riverenza nei suoi confronti) da parte di "un giocatore conosciuto al livello mondiale come Eto'o".
Dichiarazioni dirette, senza mezzi termini, così come piace a De Laurentiis. E del resto, il feeling tra i due sembra essere già scoppiato: "Col presidente litigheremo ma poi andrà tutto bene" - la parole di un Sarri già carico prima di cominciare. Dal campo al mercato: "Chiriches? Mai visto, ma mi fido della società. Se lo abbiamo preso vuol dire che è buono". Un'altra bella manifestazione di fiducia, in puro stile Sarri.