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Sarri: "Milan? Parlai pochi minuti con Galliani, a Empoli sto davvero bene"

Sarri: "Milan? Parlai pochi minuti con Galliani, a Empoli sto davvero bene"
lunedì 25 maggio 2015, 09:552015
di Marco Frattino

Attraverso le frequenze di Radio Rai, durante la trasmissione Radio Anch'io Sport, il tecnico Maurizio Sarri ha commentato la stagione disputata dall'Empoli: "Che effetto fa essere apprezzato dagli altri allenatori? Mi sono sempre sentito bravo (ride, ndr). Poi sono consapevole che le valutazioni cambiano velocemente, vedremo nella prossima stagione se queste saranno le stesse di adesso. Per me il calcio è passione, poi l'ho trasformato nel mio lavoro. È una fortuna immensa, poche persone al mondo riescono a tramutare una passione in un lavoro".

In una gara è più importante la tattica o la tecnica individuale? "Dico la testa, oltre le qualità tecniche e mentali. Non esiste un'impostazione tattica che permetta sicuramente di vincere".

Siparietto con Eto'o? "Al 90' si è avvicinato dicendo di essere onorato di conoscermi, probabilmente si è dimenticato di essere Samuel Eto'o".

Il calcio merita ricerca? "Tutte le attività dell'uomo lo meritano, diventa indispensabile per poter rendere al meglio. In campo, però, vanno i calciatori che devono essere messi nella condizione di fare bene".

La questione legata alla tua tuta in campo? "Io faccio un lavoro da campo e vado in tuta, poi nelle cerimonie e in altre occasioni posso andare in altre vesti qualora è richiesto. Usare la tuta in campo? Non ci vedo nulla di strano".

Resti ancora a Empoli? "La certezza assoluta non esiste, voglio pensare solo alla prossima gara. Se poi dovesse esserci una squadra che pensa a investire su di me, deve convincermi perché io a Empoli sto davvero bene".

Contatti col Milan? "Parlai con Galliani dopo la gara con i rossoneri a San Siro. Parlammo cinque minuti, fece i complimenti a me e alla squadra".

Riusciresti a ripetere il lavoro fatto a Empoli in un grande club? "Non lo so, non sono mai stato in un grande club. Dipende tutto dalla società, ci sono tante dimostrazioni in passato".

Vorresti allenare un calciatore in particolare? "Sono innamorato del gioco, non tanto dei calciatori. Non sogno di allenare Cristiano Ronaldo, perchè mi sono sempre tenuto alla larga da questi desideri per pensare solo a lavorare".

Qual è la cosa che ti piace di più di Empoli? "La società mi ha messo subito a mio agio, con Corsi parliamo di calcio perché è competente. Il presidente ci sostiene nei momenti difficili. Il rapporto con la dirigenza è straordinario".