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Sassuolo, Consigli: "Gli stimoli non mancano, vogliamo fare bene"

Sassuolo, Consigli: "Gli stimoli non mancano, vogliamo fare bene"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 16 febbraio 2017, 11:002017
di Tommaso Bonan

Dopo la sconfitta col Chievo, il Sassuolo scenderà in campo domenica contro l’Udinese con l’obiettivo di ritrovare i tre punti. In conferenza stampa ha parlato del match e del momento dei neroverdi Andrea Consigli: “Col Chievo è stata una partita strana, condizionata dall’episodio avvenuto dopo tre minuti, ha cambiato i piani, abbiamo fatto cose buone e meno buone, che non c’entrano nulla col rimanere in dieci e su cui dobbiamo lavorare. Potevamo lavorare meglio come linea difensiva, ma c’è anche da rimarcare la bravura di Birsa che ha messo lì tre grandissime palle. Comunque c’è sempre da migliorare, difendiamo in un modo difficile, in cui tutto deve essere sincronizzato altrimenti si creano degli spazi. Il secondo gol è arrivato dopo un cambio, non eravamo ancora messi bene”.

Sulla classifica: “Gli stimoli non mancano, ci teniamo tutti a fare bene per finire il più in alto possibile, abbiamo una squadra che ci dà fiducia, nonostante la battuta d’arresto col Chievo possa far calare l’umore. Vogliamo finire la stagione al meglio. Non bisogna cullarsi troppo sull’andamento di quelle sotto, anche se oggettivamente stanno andando piano. Dobbiamo fare bene perché ce lo meritiamo per quanto lavoriamo in settimana”.

Sulla partita di domenica: “L’Udinese è una squadra quadrata, con giocatori come Zapata ad esempio, ma se mettiamo in campo le nostre armi, possiamo vincere”.

Sul rigore parato a Inglese: “Il rigore l’ho parato, ma peccato non sia servito per il risultato finale. Spesso quando prendiamo un gol, poco dopo ne prendiamo un altro, non so se sia un fatto mentale. Lavoreremo”.

Sull’espulsione di Letschert: “Non dico che Timo volesse fare fallo, voleva spostare Inglese per tornare in possesso di palla, è la frenesia, l’impeto, ci troviamo a prendere decisioni in una frazione di secondo e capita, sicuramente con le norme che ci sono, era meglio lo lasciasse tirare”.

Su Buffon e Donnarumma: “Di Buffon non dobbiamo parlare, ogni parole è superflua. Donnarumma ha diciotto anni e gioca come un trentenne, per personalità e per come interpreta il ruolo, poi qualche errore è normale, ma sono più le grandi parate degli errori. Per quanto riguarda la mia generazione, ci sono Sirigu, Mirante, Perin…ci siamo un po’ alternati. I rigori? Quest’anno ne ho parati tre, ho il rimpianto per quello di Bacca, sapevo che avrebbe tirato lì e in una frazione di secondo ho cambiato, l’intuito non mi ha aiutato, cosa che invece è successa domenica con Inglese. Sono felice quando li paro, è la cosa più simile a un gol per un portiere, anche se poi è fine a sé stessa, perché non si giudica un portiere da quello”, le parole riportate tuttosassuolocalcio.com.