Sassuolo, Di Francesco: "Zaza è cresciuto, Berardi da Nazionale"

Lunga intervista a Eusebio Di Francesco, tecnico del Sassuolo, ai microfoni di Rai Sport nel corso del Processo del lunedì: "I trascorsi da calciatore sono importanti per me, la Roma è stata una tappa importantissima della mia carriera".
Sassuolo squadra immatura? : "Solo nella gestione degli ultimi minuti, ci tengo a precisarlo. Dobbiamo ancora crescere e migliorare, magari devo insegnare qualcosa anche io ai miei ragazzi. Sono molto contento della squadra per quello che sta facendo in questo campionato. C'è rammarico per aver perso qualche punto per strada, il nostro obiettivo primario resta la salvezza, una volta arrivati a 40 punti eventualmente guarderemo ad altri obiettivi".

Il mio ritorno dopo l'esonero?: "Sono tornato per salvare questa squadra, non per una sorta di vendetta. Questa è la mia forza. La gavetta aiuta sempre un allenatore, anche se ci sono altri esempi, come il mio amico Vincenzo Montella, che dopo i giovanissimi è passato in prima squadra alla Roma e poi ha fatto una grande annata al Catania".

Il futuro?: "Io sono un allenatore ambizioso e cercherò sempre di migliorarmi, ma sono felice qui a Sassuolo. Un giorno ovviamente mi piacerebbe allenare una grande squadra, magari anche all'estero. Il presidente Squinzi? Era contentissimo quest'anno, è un grande tifoso del Sassuolo. Il nostro rapporto è cresciuto, mi piace la sua mentalità. Zeman? È un insegnate di calcio, mi ha insegnato tantissimo. Per me è un complimento quando vengo definito 'zemaniano'".

Gli stage per la Nazionale?: "Non è facile. Io sono contentissimo di aiutare Conte. Io sono per i giocatori italiani, ma per quelli bravi. Dobbiamo migliorare nei settori giovanili. Zaza alla Juventus? Per me non è pronto! (ride, ndr). Scherzi a parte, abbiamo voluto a tutti i costi il ragazzo. È cresciuto tantissimo, anche nell'atteggiamento e nel modo di allenarsi. Berardi? È un giocatore da Nazionale, ha grandissime qualità ed ha ancora grandi margini di miglioramento.