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Sassuolo e i 7 gol. Colpa della tattica

Sassuolo e i 7 gol. Colpa della tatticaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 16 settembre 2014, 07:152014
di Andrea Losapio

Non c'è stranezza in un risultato che si ripete. Un due a zero, un pareggio a reti bianche, un tre a uno. Quando però, per due anni consecutivi, il Sassuolo prende una scoppola per sette a zero contro l'Inter di Mazzarri, qualche dubbio può venire. In primis a Di Francesco, ottimo allenatore neroverde, che aveva già spiegato che la lezione era servita. Errare è umano, perseverare diabolico, soprattutto con alcune frasi denunciate solamente nell'imminente vigilia della partita. Secondariamente al signor Mapei, Giorgio Squinzi, che ha investito qualche bel milioncino di euro - soprattutto per riscattare Simone Zaza, ieri autore di una prova incolore - nel suo giocattolo. Infine a Domenico Berardi, autore di un'altra bravata con la gomitata inflitta a Juan Jesus sul 5-0.
Sembra addirittura un problema di tattica, più che di tecnica.

Perché i neroverdi nella scorsa stagione hanno fatto ammattire quasi tutte le grandi, salvo poi dimostrare qualche piccolo problema di tenuta con le squadre di medio cabotaggio. Tranne l'Inter, capace di vincere 0-7 proprio a Sassuolo, salvo poi incepparsi e concludere il proprio campionato al quarto posto fra alti (pochi) e bassi (parecchi). I nerazzurri, quest'anno, appaiono più forti anche grazie all'inserimento di alcuni nuovi come Osvaldo e Medel, mentre la maturazione di Kovacic sembra sul punto di arrivare. Pure Icardi è sembrato più Batistuta che l'ex Sampdoria. Il 3-4-3 di Di Francesco appare una coperta corta con il modulo, imbottito di centrocampisti, di Mazzarri. Quando perde il possesso palla, il Sassuolo non riesce a impensierire la difesa nerazzurra, speculare ma non valicabile. Possibile che il tecnico emiliano, dopo due anni di scoppole, possa cambiare pure filosofia.