Se hai Higuain gioca Higuain? Non per forza, ma la staffetta non funziona

Se hai Higuain, gioca sempre Higuain. È un po' questa la vulgata, a due giorni da Inter-Juventus. Che inevitabilmente ha attirato diverse critiche nei confronti di Massimiliano Allegri. Reo per i detrattori, fra le altre cose, di non aver schierato dal primo minuto il Pipita. Perché un giocatore da 36 gol e soprattutto da 90 milioni di euro dovrebbe essere titolare sempre e comunque. Tutto giusto, sulla carta. Peccato che, senza nulla togliere al Napoli, Higuain non giochi più nel Napoli. Nelle fila dei partenopei, l'argentino era un titolare del tutto inamovibile. Con la Juventus, può esserlo molto meno, per una concorrenza che fisiologicamente è ben diversa. Sul Golfo hai Gabbiadini, fuoriclasse in potenza ma non ancora in atto; in Piemonte, c'è Mario Mandzukic, che per carriera partirà pure dietro a Higuain, ma non così distaccato.

E 270 minuti consecutivi in panchina non li fa neanche molto volentieri, aggiungiamo. La rotazione dei campioni, per una squadra che vorrebbe arrivare in fondo a tre competizioni, non è neanche una scelta, è una necessità. Che però non ha funzionato benissimo: nel primo tempo contro il Siviglia e per tutta la gara contro l'Inter, la Vecchia Signora ha faticato sin troppo a creare occasioni da gol. Staffetta dovuta ma che per ora non sta rendendo: le critiche ad Allegri dopo un derby d'Italia perso arrivano forse un po' troppo presto, ma sono anche comprensibili. Gli accorgimenti, quelli dovranno arrivare. La coppia pesante Mandzukic-Higuain è un'idea che frulla nella testa del tecnico bianconero. Lo ha detto lui stesso, però non è un'opzione così facile da mettere in pratica, anche perché le alternative in panchina a quel punto inizierebbero a latitare. E allora, due strade: continuare a credere nella staffetta fra bomber, o iniziare a pensare che uno dei due, leggasi Higuain, sia insostituibile? La ricetta la deve miscelare Allegri, magari già dalla prossima gara contro il Cagliari. Perché le critiche, affrettate e ingrate, sono più veloci dei centravanti.