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Sempre il solito Cellino, già due esoneri. E Johnny Giles lo attacca

Sempre il solito Cellino, già due esoneri. E Johnny Giles lo attacca
venerdì 29 agosto 2014, 15:242014
di Andrea Losapio

Inizia bene, anzi, benissimo l'avventura di Massimo Cellino in Inghilterra. Dopo avere vinto i vari ricorsi - poiché in molti non lo volevano come nuovo presidente del glorioso Leeds United - è già al secondo esonero. Il primo, in realtà, è più un cambio al vertice e forse non è conteggiabile per due motivi: l'ex tecnico McDermott ha rescisso (consensualmente) il proprio contratto con il club dell'Elland Road, ed è successo il 30 di maggio scorso. La stagione non era ancora ufficialmente iniziata, sebbene fosse finita quella precedente, ma l'allenatore aveva già capito che aria tirasse con Cellino, dopo il rinnovo triennale dopo pochi giorni. Le conseguenti voci di una possibile panchina a Zola si erano concluse con un nulla di fatto, con la conferma di McDermott e l'obiettivo di risalire in Premier League.
Così, a giugno, era già tempo di cercare un nuovo head coach, e la scelta è ricaduta su Dave Hockaday, semisconosciuto che nell'ultimo quadriennio aveva allenato i Forest Green Rovers. Una vittoria, tre sconfitte di fila, ed è già tempo di addio: già nelle prime due, con Brighton e Watford, Cellino aveva pensato di defenestrare il proprio manager, ma dopo sei partite la misura è colma.

La defezione con il Brentford è stata la classica goccia nel vaso - molto piccolo, a dir la verità - e ora pare che sia Rolando Maran il principale favorito.
Ovviamente un comportamento così vulcanico, considerato eccessivo pure nel nostro calcio dal licenziamento facile, non può avere lasciato insensibili i grandi ex del football. E Johnny Giles, allenato tra gli altri da Don Revie e Brian Clough, l'ha spiegato come avrebbe fatto a un bambino di due anni: "Cellino dovrebbe scegliere se stesso come manager. Ha preso questo allenatore da chissà dove così che potesse scegliere lui la formazione. E credo che nessuno vada bene per quella posizione". Chissà se tutto il mondo è paese oppure gli allenatori inglesi incominceranno a rifiutare l'eventuale corte dell'ex Presidente del Cagliari.