Serie A, non cambia la rotta. Un esonero ogni quattro giornate
Quattro esoneri nelle prime 16 giornate. Esattamente come nella passata stagione, quando il maggior numero di avvicendamenti in panchina ci fu dalla 17esima alla 21esima: cinque esoneri in cinque giornate. La Serie A non inverte la rotta e anche in questa stagione ha nei cambi di allenatore uno dei punti fermi del campionato.
L'avvicendamento più roboante è arrivato dopo la 12esima giornata. A Walter Mazzarri non sono bastate le continue conferme a parole di Erick Thohir per proseguire la sua avventura sulla panchina nerazzurra. Il patron indonesiano a causa degli scarsi risultati e dei fischi sempre più insistenti rivolti al tecnico toscano ha optato per un cambio di manager a stagione in corso, ha fiutato l'occasione Mancini e l'ha raccolta al volo quando ha capito che c'era la possibilità di riportare ad Appiano Gentile l'allenatore che ha dato il via all'ultimo ciclo vincente nerazzurro. Dopo cinque giornate il cambio di guida tecnica non ha ancora dato i frutti sperati: una vittoria, due pareggi e due sconfitte sono risultati poco consoni a una squadra che continua a ribadire di voler lottare per il terzo posto.
Mancini aspetta gennaio e spera che con l'arrivo di calciatori più consoni al suo 4-3-3 questa Inter possa finalmente spiccare il volo.
Ben più produttivo il cambio di allenatore in casa Chievo Verona, il primo club di Serie A in questa stagione a utilizzare l'esonero come cura per i malanni della squadra. Con l'arrivo di Rolando Maran al posto di Eugenio Corini la squadra scaligera ha abbandonato l'ultimo posto in graduatoria e - con l'ultimo successo nel derby - ha addirittura salutato la zona retrocessione.
Più difficile dare dei giudizi sull'operato di Domenico Di Carlo, allenatore subentrato a Pierpaolo Bisoli a Cesena solo da due partite (un pareggio e una sconfitta). Possibile solo un in bocca al lupo per Gianfranco Zola, nuovo allenatore del Cagliari chiamato a risollevare le sorti del Cagliari. Magic box dalla prossima gara prenderà il posto di Zdenek Zeman, un allenatore che negli anni ha imparato a sue spese come la parola progetto in Italia sia spesso vuota di contenuti: dieci gli esoneri collezionati dall'allenatore boemo.