Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Siena, Mendicino: "Purtroppo la Lazio ha frenato la mia carriera"

Siena, Mendicino: "Purtroppo la Lazio ha frenato la mia carriera"TUTTO mercato WEB
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
martedì 13 ottobre 2015, 21:482015
di Ivan Cardia

Cresciuto nelle giovanili della Lazio, oggi Ettore Mendicino guida l'attacco della Robur Siena. E si racconta ai microfoni di gianlucadimarzio.com, partendo dall'infortunio dell'anno scorso a Matera: "È stato più un caso mediatico, giustamente un'ambulanza in campo fa scalpore. E' stato un bello spavento, ma ricordo poco dell'incidente. Posso dire che in carriera ho avuto problemi fisici più gravi.

Salernitana? Nonostante gli infortuni, sono contento di essere riuscito a fare bene e lasciare un buon ricordo ai tifosi, con la promozione in B. In estate ero convinto di rimanere per giocarla e invece ho avuto dei problemi con la società e a fine luglio mi sono dovuto cercare una squadra. Ho valutato anche la proposta ungherese dell'Haladas. Perché? Il calcio in Italia è in una fase calante perciò fare una Serie A all'estero mi intrigava. Poi però è arrivata la chiamata del Siena e non ho avuto dubbi: è raro trovare piazze del genere in Lega Pro. Anche Salerno l'avevo scelta per questo. La rete segnata domenica mi ripaga di un momento difficile. Sono arrivato tardi in ritiro, poi mi sono stirato. Era importante rientrare per dare una mano alla squadra.

Lazio? Purtroppo la società ha frenato la mia carriera. A 20 anni mi ha messo fuori rosa, non il massimo per un giocatore a quell'età. Così sono dovuto ripartire da Serie B e Lega Pro, dove penso comunque di aver dimostrato le mie qualità. Soprattutto con Como e, la già citata, Salernitana. Molti ragazzi hanno avuto problemi, penso anche a Rozzi che fu mandato in prestito, senza giocare, al Real Madrid. Tutto il ricordo che va oltre il discorso societario è bellissimo. Fa parte della mia vita. L'esordio in Serie A non lo dimenticherò mai, così come le amichevoli con Porto e Liverpool. Ad Anfield mi venne anche annullato un gol. Eravamo un bel gruppo, vincemmo la Coppa Italia. Sento ancora molti della Primavera, sono contento in particolare per Tuia che con la Salernitana sta dimostrando il proprio valore. Riferimenti? Mi trovavo bene con tutti, in particolare con Pandev, Firmani e Zarate. Proprio l'argentino aveva colpi fantastici, forse il suo limite fu non saperli gestire. Rocchi invece faceva da chioccia. Ovviamente oggi seguo la squadra di Pioli, può confermarsi in alto, anche grazie a Matri. Un grande attaccante.

Penso al presente. Però anziché andare in prestito in B avrei potuto giocarmi una chance diversa, come successe a Kozak. A Delio (Rossi, ndr) sono molto legato, visto anche il debutto in A, così come a Gregucci".