Siviglia, come cedere il bomber a 30 milioni. E vincere felice

In tre anni differenti il Siviglia è riuscito a vincere un'Europa League che non lo vedeva tra le favorite, né alla partenza - per diversi motivi - né all'arrivo, né con il Benfica, né eventualmente con un Napoli finalista nel 2014-15, né con il Liverpool di Klopp. Perché è semplice dirlo: quando perdi Rakitic, Bacca, Aleix Vidal e compagnia calciante è sempre complicato riuscire a sostituire con giocatori di altissimo livello chi se n'è andato. La decrescita felice è stata un obiettivo di Monchi, deus ex machina del Siviglia, ma la sua bravura nel vincere ha un prezzo: l'impossibilità di andare al Paris Saint Germain e la necessità di rimanere in biancorosso, a stupire ancora. Forse.

Però è incredibile come, dopo l'addio di Bacca per 30 milioni, anche Kevin Gameiro sia molto vicino ad andarsene per la stessa cifra, portando di fatto il bilancio già in un sostanziale pareggio, che è poi il problema principale per ogni stagione. Ora Gameiro, che prima del Siviglia era stato un onesto attaccante ma non certo un Principe del foro, rischia di essere ceduto anche lui a 30 milioni di euro, più il prestito di Luciano Vietto: d'altro canto Gameiro sarebbe stato il miglior compagno di reparto per Griezmann. Se Deschamps avesse scelto il centravanti del Siviglia.