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Sneijder, Ozil e Hazard: potere ai fantasisti

Sneijder, Ozil e Hazard: potere ai fantasistiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 21 dicembre 2014, 07:152014
di Andrea Losapio

Una volta la Premier League era il campionato dei lanci lunghi e dei traversoni. Delle corse a perdifiato e degli spintoni. Dove la leggiadria e la tecnica potevano solo intravedersi con un tiro dalla distanza. Le accelerate, complicate, i passaggi palla a terra fino alla verticalizzazione improvvisa, quasi da demonizzare. Il ritmo era la cosa più importante. E, almeno in parte, lo è ancora, nonostante comandino due tecnici latini che impostano il gioco più sul possesso palla (o la ripartenza veloce) che non sulla fisicità a tutti i costi.
Ed è anche per questo che la Premier è oramai diventata il campionato dei fantasisti. Di chi ha una marcia in più per inventarsi la giocata e sviluppare la rete. Wesley Sneijder è solo l'ultimo dei grandi numeri dieci che popolano il campionato inglese. L'oranje deve ancora trovare l'accordo con il Southampton, Koeman ha già spiegato di volerlo ma che costerebbe troppo d'ingaggio - ma quando si scoprono le carte così è chiaro che il più è già stato fatto - se paragonato a quello che percepisce al Galatasaray.

Uno dei grandi protagonisti del Triplete finirà quindi in Premier.
E non è l'unico fantasista, appunto. Il numero dieci della nazionale belga, Eden Hazard, probabilmente rinnoverà il contratto a brevissimo giro di posta, con circa 11 milioni di sterline (più di 6 netti) all'anno. Cifre da grande campione, lontane forse da quelle di CR7 e Messi, ma con la possibilità di alzare ulteriormente fra qualche tempo. E poi Mesut Ozil, pagato 50 milioni solamente un anno fa. Oppure Coutinho, che il Liverpool ha cresciuto dopo averlo acquistato a prezzo quasi di saldo dall'Inter. Certo, i Reds ora non stanno vivendo un buonissimo momento. Poi David Silva, sempre più direttore d'orchestra nelle trame offensive del City, finendo ad Angel Di Maria, forse meno fantasista e più mezz'ala, ma sfruttato da van Gaal dietro alle punte. Insomma, chi ha il numero dieci migliore, alla fine, riesce sempre a fare la differenza. E Sneijder, nella corsa al quarto posto, potrebbe essere determinante.