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Solo vincitori, nessuno sconfitto: che bello il mercato di Bonaventura

Solo vincitori, nessuno sconfitto: che bello il mercato di BonaventuraTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 3 settembre 2014, 08:452014
di Gianluigi Longari

Ricostruire passo dopo passo l'acquisto di Bonaventura da parte del Milan è un esercizio piacevole. Perché il ragazzo merita un epilogo felice e perché alle sue spalle vanta una storia genuina di un appassionato che ha prima coltivato e poi realizzato il sogno di sposare un grande club. Le scaramucce temporali del "chi ha rinunciato e chi ha fregato" che chiaramente contraddistinguono le versioni di Inter e Milan svaniscono di fronte al buonsenso ed all'eleganza dell'ex numero 10 dell'Atalanta e di un agente leale come Giocondo Martorelli che ha gestito la situazione nell'unica maniera possibile: la migliore.
Uscire tra gli applausi unanimi di chi si è conteso il trasferimento più importante delle ultime ore di mercato non è scontato, se ci si riesce la risposta va ricercata nella correttezza e nel rispetto totale della parola data. Bravo Ausilio a bloccarlo gratis (l'Inter ne avrebbe posticipato il pagamento tra 12 mesi) e ad un ingaggio inferiore rispetto a quanto percepito dal Milan. Bravo Galliani a far sbocciare una soluzione dal problema legato allo scambio saltato tra Biabiany e Zaccardo.

Economicamente corretta la valutazione di Thohir di evitare un sacrifico ancorché posticipato a salvaguardia assoluta di un bilancio da ricostruire e da rispettare un tutto e per tutto. Encomiabile la presa di posizione dell'Atalanta nel non tarpare le ali al suo figlio prediletto acconsentendo in tutto e per tutto alla smania di Bonaventura di raggiungere un top club. Una storia che vanta solo vincitori, e che regala speranza ad un ragazzo senza fronzoli destinato al salto di qualità, e ad un calcio bistrattato come quello italiano che aveva tanto bisogno di una favola come questa. Con buona pace di chi, in passato, non ci aveva creduto fino in fondo.