Sorprese Mondiali. Che fine ha fatto la Top 11 che ha stupito in Brasile
Che fine ha fatto l'undici delle sorprese di Brasile 2014 di Tuttomercatoweb.com? Si sono confermati o sono spariti, dopo i fasti verdeoro? S'inizia male: Guillermo Ochoa, inseguito da mezza Europa dopo le mirabilie col Messico, è finito in panchina con il Malaga. Bene, in difesa, Kostas Manolas, che si è guadagnato la maglia della Roma con cui sta giganteggiando salvo imprevisti e rossi con Morata. Idem Serge Aurier: sono 4 le presenze dell'ivoriano nel suo nuovo club, il PSG. Quindi Yedlin, esterno acquistato dal Tottenham ma lasciato in prestito ai Seattle Sounders con cui continua a collezionare presenze da titolare. Male invece Gimenez, che non ha mai visto il campo ma con davanti mostri sacri come Godin e Miranda sarebbe stato strano il contrario.
A centrocampo bene tutti: Herrera dopo l'ottimo Mondiale è una pedina inamovibile di Lopetegui al Porto e si candida ad essere il prossimo gioiello della vetrina lusitana. Stessa cosa dicasi per Wijnaldum al PSV, club di cui è capitano.
Aranguiz invece ha impiegato un po' di tempo per trovare la sua dimensione nel Campionato Brasileiro, ma adesso guida il centrocampo dell'Internacional come fatto ai Mondiali con la Roja.
E gli attaccanti? Bene Enner Valencia, bene Divock Origi, male Joel Campbell. Il primo ha conquistato Upton Park e nonostante l'unico gol le presenze da titolare sono state 6 in 7 partite di Premier. Origi invece segna e fa segnare nel Lille, club in cui accumulerà esperienza prima di tornare al Liverpool. Chiusura con Joel Campbell, rimasto all'Arsenal nonostante le decine di richieste. Tanta panchina e 16 minuti contro l'Everton è il magro bottino stagionale del costaricano.