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Spauracchio Cerci, mai vincente. Dieci anni dopo

Spauracchio Cerci, mai vincente. Dieci anni dopoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 3 novembre 2013, 07:452013
di Andrea Losapio

Nel calcio i tabù sono destinati a cadere, a cambiare, anche solo per una legge dei grandi numeri che statisticamente fa da padrona. A ogni anno c'è la possibilità di riscrivere vincenti e vincitori, in una sfida potenzialmente infinita, che termina solamente nel momento in cui un giocatore si ritira. Ecco perché la Roma delle dieci vittorie consecutive, quella che nelle ultime due gare ha vinto come fanno le grandi squadre - di tecnica, sì, ma anche e soprattutto di cervello -, deve stare parecchio attenta alla trasferta di Torino, contro i granata.
Non sarà una passeggiata, in primis, perché i piemontesi devono raccogliere punti salvezza dopo lo spericolato tre a tre contro il Livorno. E poi perché fra le loro fila c'è Alessio Cerci, ex prodotto del vivaio romanista, stella della Primavera di un decennio fa. Proprio nel 2003 il riccioluto attaccante di Valmontone, paragonato a Thierry Henry per movenze e tecnica, faceva il suo esordio in Serie A con la casacca romanista. Sembrava solo l'inizio di una grande storia, perché le sue qualità erano tutt'altro che in discussione.

Invece, paradossalmente, Cerci si è perso fra i prestiti, risultando decisivo solamente nel Pisa di Giampiero Ventura. Ora si è ritrovato, sempre grazie al tecnico genovese, come uomo squadra, assist man e, più in generale, attaccante da nazionale. Sette gol in dieci partite, uno ogni 109 minuti, numeri da capogiro per chi due anni fa doveva lasciare a tutti i costi Firenze perché oramai inviso alla tifoseria.
Cerci è cresciuto, fa la differenza in Serie A, e non ha mai vinto contro la Roma. Negli otto precedenti ha pareggiato quattro volte e perso altrettante, lasciando a zero la casellina delle vittorie. E nel calcio, si sa, la storia si riscrive continuamente.