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Strootman, ultimo caso di una ricca collezione

Strootman, ultimo caso di una ricca collezioneTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 7 dicembre 2016, 07:302016
di Gianluigi Longari

Se non ci fosse polemica non sarebbe l'Italia, e le ultime vicissitudini susseguenti al Derby di Roma non hanno fatto altro che confermare questo proverbiale assunto. Il seme del sospetto è evidentemente insito per definizione nelle menti di chi anima con le proprie scelte le domeniche degli appassionati, ed è chiaro che la squalifica a presunta orologeria comminata a Kevin Strootman dopo la stracittadina densa di polemiche di domenica scorsa non possa fare eccezione. La scelta della Roma è stata quella di fare ricorso immediato, basando la propria teoria difensiva sulle decisione stesse della terna arbitrale che hanno portato alla sanzione nei confronti di Cataldi. Un ragionamento apparentemente difficile da contestare in questi termini, ma che assume contorni molto più ampi quando il sospetto di cui sopra porta a parlare di inquietudine e di giurisprudenza di cui i giallorossi si sentono, stando alle parole di Baldissoni, una sorta di cavia. 
L'incedere del calendario, del resto, non può passare inosservato, e l'impossibilità per l'olandese di prendere parte alle prossime due sfide contro Juventus e Milan non può certo passare inosservata.

Uno scenario che riporta alla memoria altri esempi illustri di presunte persecuzioni, come la squalifica dell'allora juventino Ibrahimovic con la prova tv che non impedì ai bianconeri di battere proprio il Milan nello scontro diretto di San Siro. Oppure le tre giornate di squalifica a Walter Samuel nel 2005 dopo la super coppa vinta dall'Inter contro la Juventus. Passando per le simulazioni di Adriano e i colpi proibiti di Mexes. Una raccolta di decisioni che aggiunge un nuovo capitolo alla propria collezione. In attesa che arrivi una decisione definitiva e che la polemica, ovviamente, divampi sempre di più.